"Berlusconi contro la Sicilia | Lombardo deve rompere" - Live Sicilia

“Berlusconi contro la Sicilia | Lombardo deve rompere”

Giuseppe Lupo a Livesicilia
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3 min di lettura

Raffaele Lombardo prima incontra Berlusconi, gli conferma il sostegno dei propri deputati, poi torna indietro e dice che “Berlusconi sui fondi Fas ci ha trattati da fessi”. In mezzo a questo lungo viaggio ci sta il Partito democratico regionale. “Se davvero Lombardo pensa di essere stato trattato da fesso, allora rompa col governo romano”. Parola del segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.

Onorevole Lupo, Lombardo ha confermato il sostegno dei suoi 5 deputati e 4 senatori a Berlusconi. Crede che sia il momento di interrompere ogni discorso?
“Non credo. L’unico dato che emerge chiaramente dall’incontro tra Lombardo e Berlusconi è il disinteresse del premier nei confronti della nostra regione, a cominciare dai fondi Fas. E la conferma arriva dallo stesso Lombardo. Non a caso, proprio il governatore ha detto ‘Berlusconi sui fondi Fas più volte ci ha trattati da fessi’. Allora se è davvero questo in pensiero di Lombardo, è arrivato il momento di rompere con Roma”.

Intanto i deputati di Lombardo sosterranno questo governo a Montecitorio. La vostra ‘conditio sine qua non’ non è sempre stata di allearsi con chi si fosse dichiarato all’opposizione di Berlusconi?
“Ma a Roma mica c’è in discussione una mozione di sfiducia al governo. Inoltre Lombardo non ha affrontato col premier la questione della crisi di governo regionale. Voglio dire, mica è andato a dirgli che formerà una giunta di centrodestra”.

Qualora invece lo facesse, il Pd tornerebbe all’opposizione?
“Non dovremmo tornare all’opposizione, ma eventualmente restarci. Se invece Lombardo dovesse optare per una svolta riformista, allora noi valuteremo all’interno dei nostri organismi di partito. Lombardo non ha ancora sciolto le riserve, deve ancora chiarire con quali alleanze intende continuare la legislatura, è chiaro che se dovesse formare una nuova giunta di centrodestra, noi non ci saremo”.

Tornando all’incontro di ieri, lei come l’ha presa?
“Io penso che l’incontro di ieri allarghi ulteriormente le distanze tra Lombardo e Berlusconi. L’unico dato è che Lombardo è tornato a casa a mani vuote”.

Quindi la vostra linea politica continuerà ad essere quella dell’attesa delle mosse di Lombardo?
“Noi non aspettiamo le mosse di Lombardo, noi siamo fermi sulle nostre posizioni. È chiaro che se Lombardo sceglierà il centrodestra, allora sosterremo solo i provvedimenti nell’interesse della Sicilia e dei siciliani”.

Cioè?
“La doppia scheda per l’elezione dei sindaci, per esempio, o la riforma sociosanitaria. In caso di governo di centrodestra, sosterremo solo le proposte che nasceranno dal Partito democratico e che rispecchieranno una politica di sinistra”.

Non avete il timore che la base non capisca, che si crei un ulteriore allontanamento?
“In questi mesi abbiamo fatto tantissimi incontri, non sempre è stato semplice spiegare il nostro punto di vista, ma dopo il dialogo e il confronto la maggioranza degli incontri è andata bene. Domenica scorsa ho partecipato a un dibattito a Gioiosa Marea, prima c’era stato Castelbuono e da metà settembre sarà la volta della festa democratica a Villa Giulia, a Palermo. Noi siamo un partito che quotidianamente si confronta con la base, è chiaro che esiste un’area del partito contraria ad alcune scelte politiche, ma in democrazia è giusto che sia così. In ogni caso, il risultato delle amministrative ci ha premiati e ci incoraggia ad andare avanti”.


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