Il sindaco di Palermo è un fantasma. E’ un politico che ha già consumato le sue suole e la sua anima. Sorride da invisibile. Si vede, ma non c’è. Diego Cammarata è stato un pessimo primo cittadino, col concorso di colpa di molti. E’ arrivato sullo scranno di Palazzo delle Aquile grazie alla politica, la stessa politica che l’ha incoronato, abbandonato, e che adesso si prepara a sorteggiare un altro al suo posto. C’è tempo, però non tanto. Ma i cittadini di Palermo cosa farebbero se fossero eletti? Già cosa farebbe ognuno di loro? Vi invitiamo a rispondere alla domanda. Intanto, qualcuno ha già risposto.
Se io fossi il sindaco…

Se io fossi il sindaco amerei Palermo incondizionatamente… manca l’amore per ciò che si fa.
Cammarata con molta umiltà dovrebbe ammettere il suo fallimento mettendosi definitavamente da parte dalla vita pubblica e costringendo così tutta l’accozzaglia , di maggioranza ed opposizione ,che pensa di fare politica in questa martoriata città, a dare il testimone ad una vera e qualificata classe dirigente da ricercare nel mondo produttivo, che stenta ad andare avanti ,delle professioni, della cultura ecc..Solo così il Sindaco avrebbe qualcosa da raccontare di etico e di morale anche ai suoi cari.
Innanzitutto controllerei che le cose vanno bene. Tipo la munnizza. C’e un dirigente che controlla un settore. Se le strade sono sporche o va a casa lui o chi non spazza. Semplice. Elementare. Persino per uno dal quoziente intellettivo basso bdelle due l’una: o cammarata e’ cretino oppure non può farlo perché i dirigenti sono amici degli amici.
Staccarsi dal servaggio romano o pseudopadano, rimettere l’ICI sopratutto agli istituti religiosi, trattenere l’irpef che attualmente viene versata allo stato per pagare avvocati e puttanate al premier, mettere al consiglio comunale persone che hanno veramente voglia di fare qualcosa per la città, fare partire in maniera massiva la raccolta differenziata, mettere in strada tutti i vigili imboscati inutilmernte negli uffici comunali, prendere a calci nel sedere capi uffici e funzionari che non sanno fare funzionare la macchina comunale,informatizzare la città con la diffusione della banda larga, rendere efficienti i servizi di trasporto pubblico, liberalizzare le licenze dei taxi rendendoli concorrenzialmente più fruibili al cittadino togliendo rimborsi ed agevolazioni, risanare i quartieri storici anche con dolorose demolizioni (Parigi l’ha fatto diverse volte, abbiamo molte case vecchie non antiche),, chiudere il centro storico ed ampliare il car sharing ecc.ecc. Come vi sembra come utopia ???
i palermitani,devono AMARE la loro città ,come amano la loro casa.Se io fossi sindachessa di Pa.mi leggerei,i. 10 Comandamenti tutti i santi giorni, e tutti il resto della cricca (politici)li costringerei ad essere Uomini Onesti,x tutta la vita.Una brutta condanna Mischini.