Di certo, o quasi, c’è solo che nascerà. Il Lombardo quater vedrà la luce a giorni, mercoledì, a sentir lui, forse qualche giorno dopo, si sbilanciano altri. Non si chiamerà governo tecnico, anche se da tecnici sarà composto. La giunta nascerà battezzata con un altro nome, si parlerà di un “governo del presidente” per sottolineare che gli assessori sono frutto della scelta del governatore, al di là delle trattative con i partiti. Che certo sono in corso, ma con grande incertezza sui nomi che finiranno nel foglietto che il governatore tiene in tasca in questi giorni per riempire le caselle della nuova giunta. Ma la strada che porta alla nascita della nuova giunta è ancora disseminata di ostacoli.
Il totoassessori si scatena. Ma nessuno scommette sui nomi che sono circolati fin qui, ossia Giuseppe Verde, preside della facoltà di Giurisprudenza di Palermo, Carlo Corselli, manager vicino ad Angelino Alfano, Elio Sanfilippo e Guglielmo Moscato, tecnici di area Pd. “Credo che alla fine non ci sarà nessuno di questi nomi. Gli assessori li sceglierà Lombardo, come suo costume”, dice un pezzo grosso del Partito democratico che col governatore ha parlato parecchio negli ultimi tempi. Pochi credono anche alla possiblità dell’ingresso in giunta di Patrizia Monterosso, ex dirigente alla Formazione, silurata per mancanza di titoli e ora sponsorizzata da Lino Leanza per rientrare come assessore tecnico. Difficile che la spunti, si dice nel Palazzo.
Potrebbe rivendicare un assessore Dore Misuraca, che nella scorsa giunta espresse il nome di Gaetano Armao, progressivamente avvicinatosi sempre più a Lombardo. Uno dei nomi top secret sui quali il governatore starebbe lavorando, invece, è quello di Salvatore Cincimino, economista, docente universitario, consulente dell’Università di Palermo, dove ha lavorato a sanare conti disastrati, mettendo riparo al dissesto. Il professore piacerebbe a Lombardo, che lo considera uno dei papabili per l’assessorato al Bilancio, attualmente occupato dal miccicheiano Michele Cimino.
Quanto agli altri posti, dovrebbero essere confermati tutti i tecnici uscenti. E uscire tutti i politici. Unica possibile eccezione, Nino Strano, che i finiani si ripromettono di difendere: “E’ o non è un esperto di turismo?”, fa notare un deputato di Futuro e libertà. Strano domattina incontrerà Fini, che lo indicò a Lombardo quando entrò in giunta. Dicono che il presidente della Camera gradirebbe una sua permanenza. I finiani, attivissimi, avrebbero già individuato un paio di tecnici “di altissimo profilo” che lavorano (entrambi a Roma) nel settore della Sanità e dell’Energia.
Sempre in tema di incontri romani, domani era in programma un faccia a faccia che si preannunciava decisivo, quello tra Lombardo e Gianfranco Miccichè, la voce più critica sull’eventualità di un governo tecnico. A Roma, il governatore aveva in programma anche l’incontro con Pippo Scalia, leader dei finiani. Ma a quanto apprende livesicilia, il vertice potrebbe saltare. A incontrarsi domani sera a Roma saranno invece Miccihcè, Scalia e Dore Misuraca, che lavorano per esprimere una linea comune del Pdl Sicilia. Una linea contraria alla nascita di un governo tecnico. Se i tre manterranno una posizione comune, il cammino di Lombardo si farà più complicato e la genesi del governo potrebbe essere rimandata
Quello che emerge dalle voci del Palazzo è che il Lombardo quater nasce come un governo a termine, premessa per un futuro Lombardo quinquies. Già, perchè nel disegno di medio-lungo periodo, la nascitura giunta dovrebbe essere solo l’antipasto di un prossimo governo, stavolta politico, nella quale sdoganara la nuova maggioranza Pd-Mpa. Per arrivarci, serve un passaggio intermedio: la rottura tra Lombardo e Miccichè e il ritorno di quest’ultimo in cambio della candidatura a Palazzo d’Orleans per il fronte berlusconiano. La nascita del governo tecnico potrebbe accelerare questa rottura, fa notare un deputato regionale di provenienza Ds. Anche se Lombardo, dicono alcuni deputati di centrosinistra, tenterà fino all’ultimo di offrire ai miccicheiani un posto a tavola, con tecnici a loro graditi.
Quanto all’aria in casa Pd, è tutt’altro che calma. Per il nuovo governo è giunto il via libera della corrente postdemocristiana “Innovazioni” e di quella degli ex diessini che fanno capo a Beppe Lumia e Antonello Cracolici (che si riunirà domani all’Ars). Ma il resto del partito non ci sta e i mal di pancia si fanno sentire. Oggi a Enna c’è stato un vertice della mozione Mattarella, presenti tra gli altri i deputato regionali Mattarella, Donegani e Marziano. Dal vertice arriva la richiesta di una convocazione urgente della direzione del partito prima della nascita del Lombardo quater. L’iperattivismo di Cracolici e Genovese non va giù a molti e dalle due correnti nelle ultime settimane si sono allontanati diversi deputati, come Galvagno, Ammatuna, Panepinto e Faraone. “Lombardo non ha rotto con berlusconi e questa resta una pregiudiziale per noi”, dice Bartolo Fazio, uno degli esponenti della mozione.
Ultimo capitolo per l’Udc. Saverio Romano ha rotto gli indugi, mettendo in mora Casini e dichiarandosi apertamente a favore del ritorno alla casa di Silvio. “Siamo un partito democratico e ogni dissenso è legittimo. Che Cuffaro, Mannino e Romano pensino oggi che sia necessario cambiare linea nel rapporto con Berlusconi rispetto alle ipotesi, sempre condivise, di governo di responsabilità nazionale, è un problema loro e non certo di tutti i siciliani”, afferma in una secchissima nota Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori Udc e fedelissimo di Casini. Ma 10 deputati regionali su 11 del gruppo Udc gli rispondono a stretto giro di posta di stare con Romano.
Qualcuno al centro già scommette sul divorzio imminente in casa Udc con il trasloco dei siciliani filoberlusconiani in una Nuova democrazia Cristiana che Berlusconi vuole creare in Parlamento al fine di contare su voti sicuri anche in caso di rottura coi finiani. Terzo polo addio? “Stiamo a guardare. Ma uno scenario di questo tipo invece potrebbe accelerare invece la nascita di un polo centrista in Sicilia. Noi lavoriamo a questo”, afferma Mario Bonomo dell’Api, che domani attende a Palermo Francesco Rutelli.
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
appena matureranno l’età pensionabile questo governo cadrà.Morale della favola:non avranno fatto nulla per la Sicilia e si godranno la bella pensione si spera in medicinali e noi ce la prenderemo come al solito in quel posto!
caro presidente con tutta sincerità invece di pensare ad un lombardo quarto quinto sesto faresti solo meglio a dimetterti saresti apprezzato molto di piu anzi una tua cnuova candidatura sarebbe pure gradita-
Mentre costoro giocano a battaglia navale, la Sicilia affonda.
Impossibile fargli provare vergogna a questo quì, non sa neanche che esiste.
Vorrei domandare alla redazione se mi sanno dire fra quanti mesi questa giunta raggiungerà il minimo dei mesi per poter LORO godere della pensione e NOI liberarci da questa gentaglia.
lo scrivo io ma lo pensano e lo dicono a gran voce 5 milioni di cittadini siciliani vattene e per sempre
…..ma la monterosso è esperta “Tecnico” di cosa?
…..finalmente il berlusconismo con tutte le sue veline è stato sdognanato!
EVVIVA!
VATTENE!!!!!!!!!!!!! scompari dalla Sicilia Lombardo ti suggerisco di andare in Lombardia.
Quante schermaglie , quanti inciuci , affratellamenti , accordi e disaccordi , politici che cambiano partito , partiti che si spaccano , pezzi di partiti che remano contro , chi si dichiara leale e chi si affratella con i partiti storicamente opposti .
Siciliani ! Dobbiamo ringraziare questi signori per tanti sforzi profusi e sofferenze patite per un unico ideale : per il benessere della Sicilia e dei Siciliani . Che ognuno di noi , anzi tutti noi , magari in fila , una lunga fila formata da tutti i Siciliani si avvii verso la sede di questi nostri eroi e ….. dopo averli sputati in faccia , li prenda a pedate nel culo !!!
franco 48
Sono come i sorci, che ballano mentre la barca affonda. Ma esiste una fine per questo infame delirio del nulla?
Povera Sicilia, davvero, in termini danteschi “nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello” (citazione della Divina Commedia, spero non censurabile).
Questo è il titolo dell’ultimo libro del prof. Cincimino, che dovrebbe occuparsi del Bilancio della Regione:
“La valutazione e la rappresetnazione della risorsa calciatore nei bilanci delle società di calcio professionistiche”.
Un titolo che è tutto un programma! Un vero tecnico…
Basta con questi professori universitari! Ma che capiscono di politica, di amministrazione, di burocrazia?
Elio Sanfilippo tecnico? di cosa? per anni consigliere comunale del PCI al comune di Palermo,esponente della corrente dei miglioristi, certo se si cercano tecnici capaci di tradurre in fatti magari attraverso la confcooperative quanto di meglio può produrre il consociativismo di antica e riproponenda memoria, lui certamente è il meglio. Sui docenti universitari, un francese coniò la frase ” chi sa fa chi non sa insegna”, con le dovute eccezioni, e Peppe Verde è tra questi e, infatti si è premurato a smentire qualsiasi interesse ad entrare al governo, spesso fanno danno dalle cattedre pensa tu a capo di un assessorato, è chiaro l’intento di commissariare tutto.Ad ogni tecnico verrà imposto capo di gabinetto, segretario particolare e quant’altro compreso i commessi al piano. Io confidavo in una svolta politica per la nostra terra, ma qui si va alla deriva tecnica e già gli attuali assessori tecnici non si sono tutti dimostrati all’altezza del compito loro assegnato. prevedo tempi bui, purtroppo.
sen. d’alia
Ma visto che l’UDC casini dice di essere un partito democratico, che c’è quando prende piega un’idea diversa da quella proposta da lui che fà gli dà mandato di parlare in nome e per conto???????
allora sen. D’alia che partito democratico è perchè non fà il congrasso e faccino vatare la gente che forma questo partito in maniera segreta così vediamo se la linea di Casini è giusta non le pare che questa e democrazia oppure casini Parla di Berlusconi padrone e poi che fà si comporta peggio si legga la parola democrazia nel vocabolario la ringrazio.
saluti
IRRESPONSABILE! NEVROTICO. VATTENE
Come la moltiplicazione dei pani, qui abbiamo la moltiplicazione dei governi lombardi.
UN INCUBO, LOMBARDO SEI UN INCUBO!!!!!!!!
“Governo del presidente”? Ma perchè le precedenti Giunte chi le ha fatte, Mago Zurlì? Lo sgovernatore vuole segnare il distacco con le precedenti giunte, rinnegando il passato come se non fossero frutto dei suoi giochetti di palazzo. Di questo passo arriveremo al Lombardo-dieci.
L’UDC in Sicilia si è candidata insieme con il PDL e MPA ed è sacrosanto rispettare il voto dei siciliani. Capisco D’Alia, l’unica possibilità per un nominato è saltare sul carro e poi si vede. Ma in democrazia prevalgono le maggioranze.
I cretini siamo noi siciliani che andiamo ancora a votare….
un governo di soli tecnici… così tutti fuori dalle palle… e comando solo io… un patto di fine legislatura…. così ipoteco il mio futuro… perchè alle prossime elezioni tutti i deputati dell’ars e tutti i siciliani prenderanno a lombardo a calci nel sedere…. PRESIDENTE LOMBARDO SEI LA VERGOGNA DELLA SICILIA
GOVERNO DEL PRESIDENTE???? PURCHE’ CI SIA ROSSANA INTERLANDI , LA VERA SINTESI DEGLI ASSESSORATI AMBIENTE ED ENERGIA. TUTTI GLI ALTRI POSSONO TORNARE A CASA AL PIU’ PRESTO. EGREGIO GOVERNATORE QUESTO E’ UN MESSAGGIO X LEI. AD MAJORA
non voglio polemizzare più di tanto, ma non è che sia la stessa interlandi a proporsi con vari nickname, perchè di fatto nei suoi anni di assessore e dirigente generale era dapertutto tranne che nei posti dovuti, per carità Lombardo faccia ciò che vuole, tanto “chi scuru ri mezzanotte un pò fari”