"Per il Papa fondi d'emergenza" | E in città sparirà la munnizza - Live Sicilia

“Per il Papa fondi d’emergenza” | E in città sparirà la munnizza

La visita di Ratzinger, parla Scoma
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Circa duecentomila euro. È questa la spesa che il Comune di Palermo stima di dover affrontare in vista della visita del Papa nel capoluogo dell’Isola. In totale, la permanenza del capo della chiesa cattolica costerà alle istituzioni siciliane due milioni e mezzo di euro. E mentre in città continua il dibattito tra favorevoli e contrari, il vice sindaco Francesco Scoma racconta nel dettaglio come verranno investiti i fondi.

Vice sindaco Scoma, quanto spenderà il comune di Palermo per la visita del papa?
“Qualche centinaio di migliaio di euro”.

Ma non si era parlato di due milioni e 500 mila euro?
“Trattandosi di una manifestazione a carattere regionale, circa il 90% dei fondi sarà messo a disposizione dalla Regione. Il restante 10%, circa 200.000 euro, sarà a spese del Comune. Poi è chiaro che si tratta ancora di stime approssimative, non è da escludere che si spenda qualcosina in più”.

Da quale capitolo di bilancio saranno presi i soldi?
“La somma sarà recuperata dal fondo d’emergenza, se non è un’emergenza questa…”

Come verranno spesi questi fondi?
“Serviranno principalmente a pagare gli straordinari per gli autisti Amat, i vigili urbani e i dipendenti dell’ufficio traffico, nonché per il posizionamento della cartellonistica e l’affitto delle numerose transenne da sistemare lungo il percorso del Papa”.

E il resto dei soldi? Due milioni e mezzo sono tanti.
“Gli allestimenti da realizzare sono tanti. Basti pensare al palco gigantesco di piazza Politeama, all’arredamento del prato del Foro Italico, alle transenne e le coperture per coprire i birilli del prato ed evitare infortuni”.

Quali altre spese sono previste?
“C’è anche il grande palco trasparente che lo stesso Papa ha richiesto, per lasciar vedere il mare alle sue spalle. Ancora bisogna capire se i vetri saranno antiproiettili o se si opterà per altre soluzioni, in ogni caso, come vede, si fa presto a raggiungere le grandi cifre”.

Voi siete stati criticati sia da chi sostiene che quei fondi siano troppi che da chi rimprovera di aver iniziato a lavorare troppo tardi, impedendo a questo evento di diventare volano dell’economia della città.
“Per quanto riguarda le somme investite, non me la sento di rispondere perché, ripeto, si tratta per il 90% di fondi della Regione. Per quanto riguarda l’economia che ruoterà attorno all’evento, posso solo dire che le prenotazioni alberghiere sono lievitate ed è già quasi tutto prenotato”.

Che affluenza prevedete?
“Tra le 200 e le 300 mila persone, molte delle quali si tratterranno per tutto il week end. Anche spendendo, tra pernottamenti e altre spese, una media di 50 euro a persona, saranno milioni di euro che arriveranno in città in un solo fine settimana”.

La città in quei giorni sarà pulita?
“Ci mancherebbe! Abbiamo già fatto diversi vertici con Amia, come con le altre municipalizzate. Amg, per esempio, sta provvedendo a sistemare le illuminazioni, mentre con Amat stiamo potenziando i bus navetta dai maggiori parcheggi della città verso il centro. Insomma, da parte nostra, la macchina organizzativa si è messa in moto”.


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