"Falsone fuori dal carcere" - Live Sicilia

“Falsone fuori dal carcere”

La richiesta del suo legale
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Falsone fuori dal carcere? Ipotesi implausibile, considerato che il boss di Campobello di Licata ha già avuta convalidata una sentenza all’ergastolo, la Akragas, relativa, tra le altre cose, anche all’omicidio Ingaglio. Eppure il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Castronovo, stamane ha presentato al tribunale di Palermo l’istanza di riesame in merito all’operazione Apocalisse, chiedendo la scarcerazione dell’imputato. Apocalisse è l’ultima vicenda giudiziaria, in ordine di tempo, a riguardare l’ex primula rossa. Un blitz eseguito a marzo scorso dai carabinieri di Agrigento, nel corso del quale finirono in manette una ventina, tra volti già noti alle forze dell’ordine e grossi nomi dell’imprenditoria siciliana – tra questi anche Ferdinando Bonanno, mecenate degli Eurospin nell’isola. L’ipotesi, paventata dagli inquirenti, fu quella che Falsone avrebbe gestito un grosso giro d’affari, legato alla grande distribuzione, coordinando, di fatto , l’ascesa in Sicilia della catena di supermercati low cost. Ed effettivamente, nel giro di un paio di anni, di Eurospin, su tutto il territorio, ne sono spuntati come funghi. Spettererà ora al tribunale del riesame la verifica di un effettivo coinvolgimento di Falsone nel progetto. Qualora la procura dovesse pronunciarsi a favore dell’istanza – rassicurano però gli inquirenti – Falsone non tornerebbe in libertà, dal momento che deve scontare in carcere le pene imposte da altre sentenze, già esecutive. In merito al maxi procedimento Apocalisse è ufficiale la data di inizio. Gli imputati si presenteranno in aula, per il rito abbreviato, il 5 ottobre, davanti al gup Daniela Troja. Solo uno degli arrestati, Diego Lo Giudice, ha scelto il giudizio ordinario. Lo Giudice salì sulla ribalta della cronaca, qualche anno fa – in un’altra inchiesta – perchè indicato dagli inquirenti come possibile autore di un atto incendiario. Lo Giudice avrebbe dato fuoco a una sua abitazione di campagna, per eliminare le presunte tracce di latitanza di Falsone.
Per quanto riguarda, invece, il boss, indiscrezioni parlano di un suo ulteriore trasferimento, dal carcere di massima sicurezza di Novara a quello di Sanremo. Intanto gli inquirenti contano i giorni che mancano alla consegna della perizia sui computer e sui telefonini del boss.


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