Acque agitate nel Pd in vista della nascita del Lombardo quater. A Palermo i mal di pancia esplodono in una richiesta di convocazione del gruppo dell’Ars avanzata informalmente da una dozzina di deputati. E a Roma il partito vuole vederci più chiaro. Come anticipato da Livesicilia, il segretario Giuseppe Lupo e il capogruppo Antonello Cracolici sono volati stamattina nella Capitale per un faccia a faccia con Pierluigi Bersani.
Dall’incontro è emerso che il sostegno del Pd al Lombardo-quater arriverà solo in presenza di un programma forte e di profondo cambiamento per la Sicilia. Nel corso del colloquio di oggi, secondo alcune indiscrezioni, Bersani avrebbe condiviso con Lupo e Cracolici le valutazioni sulla crisi del centrodestra iniziata proprio nell’Isola con la spaccatura del Pdl in due tronconi e il sostegno esterno del Pd alle riforme
Col ribaltone alle porte e l’ingresso in giunta del Pd sotto forma di tecnici d’area, le tensioni sopite in questi mesi riemergono bruscamente. Non piace a una buona metà del gruppo dell’Ars la modalità con la quale Lombardo continua a confrontarsi col partito, con trattative a base di incontri con capicorrente, che, alla fine dei conti, rappresentano sì e no la metà della pattuglia democratica all’Ars. Il segretario Lupo aveva chiesto a Lombardo di formalizzare una proposta politica, che il Pd avrebbe potuto vagliare negli organismi di partito. Il governatore ha fatto di testa sua, anunciando per martedì la presentazione della giunta e mettendo il Pd nella consueta posizione del prendere o lasciare. Troppo poco, lamenta più d’un deputato, per un partito che con i suoi 27 seggi peserebbe per la metà della nuova coalizione chiamata a sostenere il Lombardo quater.
Un malessere diffuso quello nel Pd, che mette insieme esponenti di diverse mozioni: Galvagno, Mattarella, Faraone, Panepinto, Ferrara, Apprendi, Barbagallo, Ammatuna, Raia, Donegani, Di Benedetto. Ai quali, nel conteggio dei deputati poco entusiasti dei giochi di corrente, si può aggiungere lo stesso segretario Lupo e forse anche Bruno Marziano. Fanno tredici, la metà del gruppo democratico. Lombardo non sembra preoccuparsene, sicuro del sostegno dell’intero gruppo, garantito dalla poca voglia di fare cadere l’Ars da parte della pattuglia democratica, che rischierebbe, con il ritorno alle urne, di vedere assai ridimensionata la propria compagine.
con quale arroganza un partito che non ha il consenso elettorare, decide di entrare a gamba tesa nel governo, è per lo più dettando l’agenda politica di questo governo Lombardo
FUOCO DI PAGLIA !
Non ha il consenso elettorale? Ha 27 deputati e li può far legittimamente pesare, penso sia nell’ABC delle regole questo, caro mario non ti capisco.
Lombardo sei un essere viscido.
Arriverà La Fine, direbbe un cantante bravissimo di nome Nesli.
😉
@orazio, i 27 deputati che erano 30 non sono figli del consenso diretto che è stato pari al 18,765%, ma di una legge elettorale che in forza degli sbarramenti e dei limiti al premio di maggioranza ha regalato 9 deputati al PD. Un’altro con un accordo d’aula se lo sono preso a seguito delle dimissioni della Finocchiaro. Quindi non diciamo fesserie, e vatti a rileggere l’ABC delle regole
@ enzo
Fesserie? No, numeri, poi se non ti (ci) piace la legge elettorale, è un altro discorso.
ma ancora i deputati del PD perdono tempo con lombardo? Ma sbaglio o Lombardo qualche giorno fa ha messo a disposizione di Berlusca la sua delegazione parlamentare. Ma di cosa parliamo allora! E le battaglie per combattere tutti i provvedimenti che questo Governo ha preso contro il Sud che fine hanno fatto? I soldi che i deputati della Regione Sicilia guadagnano hanno una funzione catartica e allora chi se ne fraga dei fondi FAS, dei precari della scuola umiliati con una laurea da 110 e lode in tasca e via dicendo. Oggi ci siamo guadagnati la prima pagina del Corriere della Sera, povera Sicilia ma non poveri siciliani perchè siamo noi che li abbiamo votati ricordiamocelo.
sono personalmente tentato dall’idea che la riunione di Roma, non era altro che una divisione di “Cutra”, tra le varie anime del PD. Il programma forte è un semplice mettere a posto i tasselli, per carità ne più ne meno di quanto accade sempre quando c’é di mezzo un governo a farsi.
Mi viene da vomitare. Alleati con Lombardo, il peggio del peggio. L’uomo che blinda le consulenze, dispensa prebende e raccomandazioni. Ecco la bella opera di Lupo e Cracolici che alle prossime elezioni premderanno sempre meno voti. Ma questo è un merito. Vsto che sono sempre lì. A casa, a casa, a casa. Il mio voto lo aveve già perso.
Ma perchè Cracolici e quelli che come lui hanno voglia di accordi con Lombardo non vanno per conto loro come ha fatto Rutelli? sarebbe la soluzione per questi personaggi a vocazione post democristiana cresciuti nel PCI PDS DS ma in fondo sempre moderati e ricercatori di un’unica cosa, il potere….
mi rivolgo agli attivisti del PDl di cefalù vicini a Misuraca per dirvi che Miccichè, il quale rimane invece fedele al Presidente Berluscon, vi accoglierà volentieri.