E il presidente affrontò | la prova della salsiccia... - Live Sicilia

E il presidente affrontò | la prova della salsiccia…

Dibattito con Lupo alla festa Pd
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Dice: che c’azzecca la salsiccia? Ma come? La salsiccia col panino intorno e birra annessa, alla Spencer e Hill, era l’orpello gastronomico, l’ostia profana e consacrata, il nutrimento irrinuciabile delle feste dell’Unità di una volta. Ri-dice: alle feste dell’Unità, appunto. Ora ci sono i festini del Pd. La cosa diversa è. D’accordo, la tradizione di sinistra si è persa nelle voci e nelle bandiere, in una foschia di insignificanza e disillusione. Però forse la salsiccia l’hanno conservata, croccante, sugosa, igienicamente risibile, buonissima. Si sa che è possibile mutare destini, testa e cuore. Lo stomaco, invece, immutabile è. E se la salsiccia è rimasta, intorno ci sarà il classico e povero panino. E più in là resisterà, in qualche riserva indiana, il famoso popolo della salsiccia. E, oddio, della sinistra sotto forma almeno di sapore.

Quel popolo, dunque, Raffaele Lombardo sfiderà stasera alle 21. Ed è venerdì 17. Quando presenzierà alla festa del Pd palermitano di Villa Giulia. No, non terranno il dibattito nella gabbia che fu del leone Ciccio, né sul trenino che ruzzava sui piccoli binari. Sarà una cosa seria. Tuttavia, stasera Raffaele non farà affidamento sulle sue doti di tessitore, sulla sua abilità di sarto capace di stringere in nodi fili lontanissimi e trarne vestiti a buon prezzo. Non potrà appigliarsi agli occhietti magnetici, al pensiero magmatico, alla sottigliezza dei suoi ragionamenti, alla finezza dei suoi foglietti, alla impenetrabilità dei suoi scarabocchi che sono nomi e cognomi di assessori in pectore.

 Raffaele Lombardo dovrà convicere il popolo della salsiccia residuo e battagliero. Dovrà misurarsi con i suoi sussulti di ventre, primitivi, coperti da una marsina attillata. Dovrà persuaderlo – nelle viscere, ché già la ragion di Stato è dalla sua parte – della bontà della sua giunta Arlecchino. Dovrà far combaciare i lembi di carne e panino. Si misurerà con una tradizione a lui estranea. Per carità, gli stranieri sotto quelle bandiere sono ben tollerati: c’è già, per esempio, Giuseppe Lupo che arriva da un altro cammino.

Non sappiamo se augurare buona fortuna al governatore nell’arena di un altro mondo. Sicuramente egli è uomo coraggioso e molto sicuro di sè. Quasi un eroe, se ha scelto di affrontare il popolo della sinistra interiore col panino e salsiccia in mano. Vale a dire con l’ultimo simbolo di una stagione indimenticata. Ammesso che sia davvero sopravvissuto.

Ps. Il dibattito si è concluso. Li ha convinti


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