Potrebbe avere anticipato troppo l’atterraggio il pilota del volo Windjet finito fuori pista ieri sera all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Secondo una prima ricostruzione l’aereo si sarebbe posato, prima che sulla pista, sullo sterrato che precede il nastro d’asfalto, danneggiando numerose antenne vicine alla pista. Le stesse antenne si sarebbero conficcate sul muso e su un’ala dell’aereo, che ha rischiato di finire sugli scogli.
I primi accertamenti sull’incidente:
“Atterraggio troppo anticipato”

Credo che ieri sera le condizioni per atterrare a Palermo fossero davvero difficili. Ero sul volo Roma Palermo dell’Alitalia (partenza prevista alle 18.20) e poco prima dell’atterraggio, il pilota ha praticamente effettuato un’altra manovra di decollo, risalendo repentinamente in quota. Tutto ciò tra lo stupore e la preoccupazione dei passeggeri. A quel punto, ho pensato che avessimo proseguito per Trapani o Catania, per fortuna il pilota al secondo tentativo è riuscito ad effettuare la manovra e siamo qui a raccontarlo. Aggiungo che sul volo precedente da Firenze, sempre con la stessa compagnia, ho rilevato e comunicato prima ad una hostess e dopo al pilota che, sempre in fase di atterraggio, il flap dell’ala sinistra vibrava notevolmente da un lato, nel punto di fissaggio all’ala. La conclusione è: ben vengano i controlli e le indagini, che non sono mai sufficienti soprattutto se si tratta di sicurezza, meglio ancora se sono rigide per tutti..
Io ero sullo stesso velivolo il giorno prima e mi è sembrato che avesse anticipato l’atterraggio infatti eravamo proprio sul mare prima di mettere le ruote a terra. Semplice impressione mia?