"Lombardo è un ladro di voti | E io mi dimetto dall'Udc" - Live Sicilia

“Lombardo è un ladro di voti | E io mi dimetto dall’Udc”

Senza filtro. Pippo Gianni
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2 min di lettura

Onorevole Pippo Gianni, Raffaele Lombardo è un giocoliere?
“È un mistificatore, perché non fa altro che dire che è stato eletto dai siciliani. Invece no, caro Lombardo. Il governatore è eletto attraverso i voti dei candidati nelle liste che lo sostengono e che con lui hanno sottoscritto un programma di governo. Detta in altre parole, i miei voti sono andati a lui”.

Cosa dicono i suoi elettori?
“Dicono che è un ladro di voti”.

Quanti milioni di euro ha perso la Sicilia dall’Unione Europea negli ultimi anni?
“Quasi 900 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 250 milioni che non riusciranno a spendere di qua a dicembre”.

Perché non sono stati spesi?
“Perché Lombardo è un incapace. Non sa amministrare e poi ha fatto troppa confusione coi direttori generali, che sapevano come andavano spesi quei soldi e invece sono stati defenestrati per lasciare spazio a chi aveva una tessera dell’Mpa nel portafogli”.

Nel dettaglio, dove non sono stati spesi questi fondi?
“Imprenditoria giovanile e femminile, industria, edilizia, turismo”.

La rivoluzione di Micciché è finita davvero?
“Diciamo che si è fermata, che ha bisogno di essere rivista. Micciché afferma il principio secondo il quale bisogna fermare lo strapotere di Bossi. E di certo non è una cosa che può fare Lombardo, che a Palermo dice una cosa, a Roma ne dice un’altra e poi i suoi deputati ne fanno una terza ancora. Per questo mi dimetto dall’Udc”.

Davvero?
“Sì”.

Quando ha rassegnato le sue dimissioni?
“Le stavo scrivendo quando lei mi ha chiamato”.

Non condivide la posizione di Casini?
“Non è possibile che mentre col mio partito faccio la guerra a Lombardo in Sicilia, da Roma gli mandino la benedizione, al punto da indicare un loro assessore, Piraino, in giunta”.

E quindi?
“Quindi dimissioni da commissario dell’Udc a Siracusa”.

Adesso le nominerò alcuni politici, li definisca con un aggettivo ciascuno.
“Va bene”.

Antonello Cracolici.
“Così però, lei comincia male”.

Abbiamo detto un solo aggettivo. Riproviamo. Antonello Cracolici.
“Abbastanza furbo”.

Raffaele Lombardo.
“Traditore”.

Pierferdinando Casini.
“Un dimentico”.

Giuseppe Lupo.
“Una brava persona”.

Totò Cuffaro.
“Una persona intelligente, con troppa bonomia”.

La famosa “decuffarizzazione” di cui parlava Lupo è stata solo “lombardizzazione” dei posti di sottogoverno? L’ha detto lei..
“Lombardo è riuscito ad eliminare la lottizzazione dei posti di sottogoverno, è vero. Perché li ha monopolizzati”.


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