Lo Bello resta in sella - Live Sicilia

Lo Bello resta in sella

Confindustria, prorogato il mandato
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Confindustria Sicilia ha prorogato di 18 mesi il mandato del presidente uscente Ivan Lo Bello. La proposta è stata avanzata dai tre saggi (Giuseppe Catanzaro, Antonello Montante e Enzo Taverniti), e votata all’unanimità. Scelto da Montezemolo nel 2006 per cancellare una pagina oscura dell’associazione regionale, Lo Bello si è fatto promotore, primo in Italia, di un codice etico, poi adottato anche a livello nazionale che ha portato, come ha ricordato lo stesso Lo Bello in un’intervista pubblicata sul numero di “S” attualmente in edicola, all’ espulsione di 37 aziende ree di non aver denunciato i propri estorsori. Ma non solo. “In ottemperanza del nostro codice – ha affermato il presidente di Confindustria Sicilia – oltre 60 imprenditori hanno avviato una collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine”.

Siracusano, una laurea in giurisprudenza, sposato e padre di due figlie, Lo Bello oltre a guidare Confindustria Sicilia, è al vertice del Banco di Sicilia (incarico che cesserà il prossimo 31 ottobre, ossia alla vigilia della rivoluzione di Unicredit che azzererà i consigli di amministrazione delle controllate, Bds incluso), e della Camera di Commercio di Siracusa (in scadenza il prossimo gennaio). Figlio d’imprenditori – il nonno, pasticcere nel ramo dei biscotti, fondò la prima piccola azienda negli anni Trenta –, Lo Bello ha ampliato il raggio d’azione e, oltre all’azienda di famiglia, la Fosfovit, che conta 40 dipendenti e alla quale bada anche il fratello Fabrizio, ha messo su altre due società, Prom e Sga, che operano nel settore della progettazione e della realizzazione di impianti industriali (70 dipendenti). Ma non solo: ha una partecipazione anche in Sf impianti che, in partnership con una coop emiliana, impiega 120 addetti nel settore delle costruzioni.

L’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, ex componente della giunta di Confindustria, ha già espresso “sincere congratulazioni a Lo Bello per la proroga. Il percorso di legalità e di rifiuto di qualunque compromesso con la criminalità organizzata, espellendo gli associati compromessi – afferma Venturi – il contrasto a ogni forma di malaburocrazia, sono alcuni dei punti qualificanti del percorso intrapreso dalla Confindustria siciliana”.


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