Chi se lo aspettava, ad Agrigento, nella via più centrale della città, in una serata come tante. Eppure è successo, e per poco non è stata tragedia. Due uomini incappucciati, con le cattive intenzioni scritte nei gesti. Due “prede” avvistate da lontano, l’obiettivo, presumibilmente, un furto. E’ sera, in via Atenea – il salotto cittadino – c’è gente, ma non troppa. Un ragazzo e una donna passeggiano tranquillamente, l’uno di fianco all’altro. Sono zia e nipote. A un certo punto, improvvisa, l’aggressione. Forse il tentativo di derubare i due malcapitati, forse qualcos’altro su cui tutta Agrigento, oggi, si interroga. L’avvicinamento, l’aggressione e poi, a un certo punto, anche i coltelli. Gli aggressori, con il viso coperto, inveiscono contro i due. Li feriscono ripetutamente, a uno, addirittura, arrivano perfino a colpire un polmone. Poi le urla, la gente che accorre, gli uomini con il volto coperto che fuggono e che non lasciano tracce. Quindi la volante della polizia e l’ambulanza, che frenetica corre fino all’ospedale San Giovanni di Dio. Ferite gravi, al punto che le due vittime, nella notte, sono state sottoposte, d’urgenza, a intervento chirurgico. Ce la faranno, rassicurano i sanitari.
Sono la zia ed un nipote le persone accoltellate ieri sera in pieno centro ad Agrigento e non, come detto in precedenza, due uomini. Maria Formica, 50 anni, e Giuseppe Principato, 36, sono state accoltellate intorno alle 22 di ieri sera. I due sono tutt’ora in prognosi riservata nell’ospedale San Giovanni Di Dio, dove nella notte sono stati sottoposti ad un intervento chirurgico. Ad aggredirli, secondo la ricostruzione degli agenti della Mobile, sarebbero stati due extracomunitari, con il volto travisato, che hanno prima tentato di scippare la donna e, dopo l’intervento in suo soccorso, hanno accoltellato anche il nipote. Maria Formica, nativa di Porto Empedocle (Ag), lavora in una bottega di via Neve. Le vittime del tentato scippo sono state soccorse e trasportate in ospedale, dove state operate e adesso si trovano in prognosi riservata.
