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LiveSicilia.it / Politica / Lumia, il distruttore di palazzi

Lumia, il distruttore di palazzi

L'antimafia al potere
di Politicus
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Sarebbe fin troppo facile seppellire Beppe Lumia sotto la prima pagina del “Corriere” che ospitò un famoso articolo di Leonardo Sciascia sui professionisti dell’antimafia. E sarebbe ingiusto, forse. In effetti, nell’immaginario collettivo, egli è talmente incarnato nel ruolo (nel bene e nel male, visto che ha pagato col rischio il suo lavoro e questo gli va riconosciuto, con onore e apprezzamento sincero) che quel pezzo di giornale si attaccherebbe alla sua pelle di politico navigato, da sè, senza un refolo di vento. Stavolta bisogna dunque leggere con attenzione quello che egli ha sillabato in una intervista rilasciata all’Unità. Lumia si prefigge un compito gravoso. Intende “portare l’antimafia al governo e provare a squassare il sistema di potere e di collusione dall’interno è l’unica strada non ancora tentata in questa regione per cambiare”. Così apprendiamo che fino a ieri ha governato la mafia, se l’antimafia non c’era. E’ la conclusione forse un po’ paradossale del ragionamento. Se il palazzo del potere necessità di uno squassamento tale, di un ribaltone che distorce vecchi equilibri per erigere una nuova e malcerta armonia, significa che il livello d’allarme è al massimo. E potrebbe pure essere.

Ci lascia perplessi un elemento, però. La distruzione del potere che Lumia auspica avvenga dall’interno. Che vuol dire? Che la vittima deve infiltrarsi, offrire un caffè al boia e pugnalarlo? Che il rabbino ha da prendere la gazzosa col gerarca nazista? Che l’antimafioso dovrà strisciare il suo gomito inclito con l’altro turpe e pelosetto del mafioso per fotterlo meglio? Perché poi si sa come va, uno entra nelle stanze del palazzo, chiacchiera con le segretarie, si siede e dimentica il tritolo in portineria. Si cambia senza volerlo. Oppure il Pietro Micca di complemento dà fuoco alle polveri e rimane egli stesso sotto le macerie. Ma state tranquilli e non trattenete il respiro. Nel caso,  l’onorevole Lumia si metterà in salvo, con un balzo legalitario,  un attimo prima del crollo. Forse il Pd no.

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Tags: antimafia · lumia · palazzo · potere

Pubblicato il 29 Settembre 2010, 09:37
32 Commenti Condividi
Commenti
  1. Mariele Navaria 11 anni fa

    Stavolta il balzo legalitario non gli basterà: l’atterraggio potrebbe essere duro.
    Le parole di Sciascia, che ai tempi fu criticato con durezza, si addicono perfettamente a Lumia.

    Rispondi
  2. toti 11 anni fa

    Che giornalismo basso e volgare!

    Rispondi
  3. toti 11 anni fa

    Un conto è la critica politica, un conto è cercare di screditare un politico su cui grava una condanna a morte da parte di Cosa nostra.
    Ecco perchè vi dovreste vergognare.
    Lumia di certo non è il professionista dell’antimafia e voi di sicuro siete i professionisti del fango.

    Rispondi
  4. Roberto Puglisi 11 anni fa

    Mi pare che l’impegno e il rischio di Lumia siano stati evidenziati. Non lo ha letto? Schizzi di fango sugli occhiali? Saluti

    Rispondi
  5. Idzard 11 anni fa

    Condivido in pieno l’articolo di Politicus. Non possiamo avere due pesi e due misure per giudicare i comportamenti dei politici. Se ”legslità” è il rispetto delle leggi, ebbene la prima legge che va rispettata è la Costituzione, in cui si sottolinea la divisione dei Poteri, assegnando loro compiti precisi e diversi. Il potere giudiziario che sostituisce un potere politico in difficoltà è di per sé una perdita di democrazia, e quindi un pericoloso cammino verso una dittatura, di cui ancora non sono chiare le ”leggi razziali”.

    Rispondi
  6. toti 11 anni fa

    Mi piacerebbe sapere chi è il vostro editore.
    Grazie.

    Rispondi
  7. Roberto Puglisi 11 anni fa

    La casa editrice Novantacento. Direttore responsabile di Livesicilia: Francesco Foresta. Coordinatore: Roberto Puglisi. In redazione: Andrea Cottone, Andrea Tuttoilmondo.

    Rispondi
  8. toti 11 anni fa

    Per caso la casa editrice Novantacento rientra nell’orbita di Mondadori? Ed è probabile che la concessione di Villa Filippina da parte dell’amministrazione comunale alla vostra organizzazione condizioni il vostro giornalismo?
    Come diceva Andreotti: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

    Rispondi
  9. Roberto Puglisi 11 anni fa

    Purtroppo lei non ci azzecca, pensa male a sproposito. Si rilegga i nostri pezzi sul sindaco, sulla giunta e sul consiglio comunale. Saluti. Ps. Noi per Villa Filippina paghiamo un affitto regolare. Che ci azzecca il Comune? Chi è il suo spacciatore di notizie?

    Rispondi
  10. Antonio Beccadelli 11 anni fa

    Egregio dottor Puglisi,

    forse, un giorno o l’altro, LiveSicilia potrebbe proporre qualche articolo (o, meglio ancora, un saggio) sulla costruzione mass-mediologica delle icone politiche. E il riferiemento alle icone nulla ha di casuale; ho infatti l’impressione che taluni elettori (fans?) si pongano di fronte a certi personaggi della politica – vale per Beppe Lumia, ma vale anche per Rita Borsellino – con lo stesso spirito di un monaco bizantino davanti alla sacra rappresentazione del Vero Volto di Cristo: con muta, indefessa, indefettibile venerazione (peccato, però, che il misticismo – tanto in religione quanto in politica – si tramuti spesso in fanatismo e che da ciò ad accusare chi non venera le stesse immagini di eresia il passo sia brevissimo).

    Quel che in materia religiosa si chiama agnosticismo, in politica potrebbe chiamarsi laicità (e nessuno, per favore, la confonda con il laicismo!), cioè -io do al termine un’accezione positiva – l’attitudine/capacità di stare esattamente ai fatti, senza appesantirli di sofismi e sentimentalismi.

    Per inquadrare il “caso Lumia” occorre, a mio parere, ritornare un po’ indietro: alla campagna elettorale che precedette le elezioni politiche svoltesi il 13 e il 14 aprile 2008 (purtroppo, la mancanza di laicità fa venire meno anche il suo corollario: la storicizzazione degli eventi).

    Giuseppe “Beppe” Lumia inizialmente non era fra i candidati siciliani del Pd al Senato per la corrente legislatura. A margine delle polemiche suscitate da tale assenza, merita di essere tramandata ai posteri la dichiarazione (infelice? Ironica? Irriflessiva?) di Cataldo Salerno (anch’egli “piddino” e, allora, Presidente della Provincia di Enna ): “Non è vero che [Lumia] è stato escluso. Semplicemente – si noti l’inarrivabile sottigliezza filosofica! – non è stato incluso”. Preso atto dell’opinione di Cataldo “de La Palice” Salerno, riteniamo, però, che la “vicenda Lumia” meriti qualche parola in più.

    Non v’è dubbio che la battaglia antimafia di Lumia sia stata reale e che egli sia stato un più che apprezzabile presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Nel 2000 Cosa Nostra lo condanna a morte; a quanto pare le armi erano già pronte, ma l’assassinio non venne portato a termine perché il capomafia (poi “pentitosi”) Nino Giuffré – al quale era stata demandata l’esecuzione del delitto – “prende tempo”, preoccupato, a suo dire, che l’uccisione di Lumia producesse più svantaggi che vantaggi.

    Tuttavia, il riconoscimento del meritorio impegno antimafia di Lumia, la sua costante presenza sul territorio e la produzione di parecchie decine di atti parlamentari non possono certo indurre ad una valutazione conformistica delle ragioni addotte dal Lumia nel 2008 per la sua “indispensabile” inclusione nelle liste del PD.

    Nella “vicenda Lumia” hanno sicuramente giocato le logiche correntizie e le “regole non regole” del PD, partito del quale – ci si scuserà l’ovvietà, ma il dato non è secondario – l’ex Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia è organico e non periferico esponente. Si ha dunque l’impressione che i palesi limiti di un partito “liquido” come il PD, vadano bene ai suoi aderenti (anche al Lumia, riteniamo), fintanto che, però,ciò non comporti uno svantaggio personale.

    La tesi – esposta dal Lumia – secondo la quale chi, come lui, ha combattuto la mafia dalle sedi istituzionali non poteva non essere candidato (ovvero nominato/cooptato col “porcellum”) pena la sua sovraesposizione, è inquietante. Che Stato è quello che protegge un cittadino solo se quest’ultimo è un “simbolo” e/o un Parlamentare?

    Anche ammettendo, accademicamente, la “indispensabilità” del Lumia in Parlamento, non è singolare che la lotta alla mafia sia/debba essere un impegno individuale e non riguardi (si veda alla “voce Crisafulli”) l’intero partito di cui Lumia è non marginale figura?

    Due mandati elettorali – anche non consecutivi – dovrebbero costituire un limite, inderogabile, a ulteriori candidature (le deroghe appaiono l’ennesima furbata oligarchico-castale); e Beppe Lumia ha già “cumulato” – esclusa l’attuale – ben quattro legislature (dalla XII alla XV). Cinque legislature non danno certamente titolo per definire Lumia un “professionista dell’antimafia”, ma di “esponente della casta politica” forse sì, con tutto il portato di autorefernzialità, autoconservazione e attitudine al compromesso che ciò comporta.

    Più che discutibile appare, infine, che Lumia abbia “imposto” la propria candidatura al Senato nelle liste del PD “minacciando” il suo passaggio a IdV o (ulteriore incongruità visto il suo percorso politico) a Sinistra Arcobaleno. Se l’onorevole (ora senatore) Lumia avesse lanciato, e mantenuto fermo, l’aut aut “o io o Crisafulli” (con cui ora “convive” nel medesimo partito) sarebbe stato più credibile, e invece tutta la questione ha assunto aspetti di “gesuitismo” assai lontani dalla tanto sbandierata etica della politica.

    Più recentemente, infine, il Lumia ha perorato/imposto la giunta comunale di Termini Imerese (PA) – suo tradizionale bacino di voti – in cui convivono sia suoi uomini che “emanazioni” di Micciché e Dell’Utri.

    Quanto precede, solo per consentire un fondato giudizio dell’icona Beppe Lumia, in cui assieme a pregevoli particolari è impossibile non notare screpolature del manto pittorico e sconnessure della tavola di supporto che richiedono, quanto meno, un attento esame e, probabilmente, un corretto restauro filologico senza il quale l’intera opera rischia un deterioramento presto inarrestabile.

    Grazie per l’attenzione.

    Cordialità, Antonio Beccadelli

    Rispondi
  11. toti 11 anni fa

    Di “screpolature” ne potremmo trovare su chiunque. Quello che mi chiedo è questo: il giornalismo non dovrebbe essere oggettivo, imparziale, non dovrebbe limitarsi a raccontare i fatti piuttosto che sputare giudizi e sentenze anche sulle persone?

    Rispondi
  12. toti 11 anni fa

    Non mi ha risposto sulla partecipazione di Mondadori. Su Villa Filippina è possibile sapere quanto pagate di affitto?

    Rispondi
  13. Francesco Foresta 11 anni fa

    Caro signor Toti, le rispondo io in qualità di editore e direttore della testata. La Mondadori non ha alcuna partecipazione nella società Novantacento (magari l’avesse) e su Villa Filippina, che è di proprietà della congregazione dei padri Filippini e non dell’amministrazione comunale, le basterà rileggersi quanto già scritto e più volte per replicare a tutti quei commenti in malafede che sostenevano chissà quali favoritismi ottenuti per la gestione della villa. Sinteticamente – ma i bilanci sono depositati – la informo che il canone d’affitto stabilito (per il primo quinquennio, poi raddoppia di lustro in lustro) è di 6.250 euro a trimestre con relativa rivalutazione istat, che sono tutte a nostro carico le spese di manutenzione, restauro e utenze per le quali nei primi due anni di gestione sono state pagate somme superiori ai 200 mila euro. Se vuole può passare dalle parti di piazza San Francesco di Paola a controllarsi pure le fatture. Saluti

    Rispondi
  14. toti 11 anni fa

    Bene per Villa Filippina. Almeno fate qualcosa di utile per Palermo e la Sicilia.

    Rispondi
  15. Francesco Foresta 11 anni fa

    Grazie. Ma riteniamo di fare qualcosa di utile anche nel campo dell’informazione con I Love Sicilia, il mensile S e questo sito che tanto la fa arrabbiare.

    Rispondi
  16. siciliano 11 anni fa

    Caro direttore, basta adombrare qualche distinguo sui professionisti dell’antimafia ed ecco vedersi crocifissi come mafiosi o aspiranti tali. Toti ha i toni dell’inquisitore duro e puro, forse è egli stesso la Legalità assoluta e impersonificata. Il tono è troppo simile a quello del Massimo Russo, assessore prestanome alla Sanità, cacciatore di streghe e stregoni (chiedete al tenente Canale, ad esempio, ma anche del Lumia spremuto, spremuto perchè il suo futuro politico di cavaliere senza macchia e senza futuro era alquanto nebuloso, prima di appoggiare il “nuovo Lombardo”. Lombardo, però, è sempre se stesso, come lucidamente ha scritto Sebastiano Messina alcuni giorni fa su repubblica, noto giornale foraggiato da Berlusconi, come qualcuno potrebbe pensare.
    Lombardo ha fatto una giunta tecnica di ex politici in disarmo (Missineo, ad esempio) e di politici-ombra (lo stesso Grande Inquisitore Massimo Russo) o gente che con lo stesso governatore ha antiche frequentazioni (D’Antrassi, degnisismo commerciante e nulla più, se non fosse vittima di un imprenditoreche si oppose alla legge del pizzo. Un simbolo, insomma, più che un assessore tecnico).
    Lumia, come la Finocchiaro, povera donna, ha dimenticato i metodi duri e spregiudicati che sono noti di Lombardo e la sua corte di affaristi, burocrati, faccendieri spregiudicati e pregiudicati, ma questo poco importa. Conviene credere nella conversione di uno che si affiderebbe a Bin Laden, dopo aver commemprato le vititme siciliane del terrorista internazionale. Questo è il personaggio che ha sempre vampirizzato assessori, consiglieri, deputati degli altri schieramenti e che si indigna se qualcuno, chenon abbia la vocazione del servo sciocco, il sottosegretario Scotti, ad esempio, lo abbandoni), già si prepara a sedurre qualche Pd di debole fede. L’ultima vittima dei poteri seduttivi del governatore è la Giulia Adamo, sempre in cerca di un leader potente e gratificante al quale affidarsi e di un posticino al sole. Che sia la prosisma protagonista di Agrodolce?
    Dimenticavo, direttore: la mia solidarietà alla redazione.

    Rispondi
  17. toti 11 anni fa

    No, non mi fa arrabbiare. Critico un giornalismo che ha smarrito il rispetto dei principi giornalistici e che fa scadere la critica politica, preziosa e necessaria, in attacchi alle persone.

    Rispondi
  18. Roberto Puglisi 11 anni fa

    E qui le rispondo io. Questo è il suo parere rispettabilissimo. Altri hanno condiviso quel pezzo. Siccome siamo pluralisti vanno bene entrambe le cose. Ma lasci perdere i discorsi sul rispetto. Non accettiamo lezioni da chi non rispetta un diverso modo di vedere le cose.

    Rispondi
  19. toti 11 anni fa

    Dottor Puglisi, io non dò lezioni a nessuno. Mi limito ad osservare i fatti. Mi dica poi se con un articolo del genere supererebbe l’esame all’ordine dei giornalisti? Non pensa che una commissione seria le contesterebbe parzialità e insinuazioni?
    Poi certo, se ci appelliamo all’articolo 21 della Costituzione ognuno ha il diritto e la libertà di dire tutto quello che gli passa per la testa, ma il giornalismo è un’altra cosa.

    Rispondi
  20. Roberto Puglisi 11 anni fa

    Il giornalismo si compone di pezzi di cronaca e di commenti. Qui li trova entrambi anche nel caso di Lumia. Sul manuale che conservo a casa, e che consulto scrupolosamente, c’è ben descritta la distinzione tra i generi.

    Rispondi
  21. siciliano 11 anni fa

    @ Toti, ma allora sei un giornalista a libro paga di Lombardo. Potevi dirlo subito, no?

    Rispondi
  22. Roberto Puglisi 11 anni fa

    No, Siciliano, devo frenare anche lei. Non attribuiamo agli altri la presunta malafede che gli altri attribuiscono a noi. Saluti.

    Rispondi
  23. Anello (al naso) 11 anni fa

    Propongo per Live una nuova iniziativa. Con il consenso dichiarato dei lettori-commentatori che lo vorranno, affidare ad un esperto (psicologo bravo, psichiatra bravo,) l’analisi degli scritti pubblicati con pseudonimo, quindi senza eventuale lesione pubblica della vera identità. Dichiaro la mia disponibilità. Saluti

    Rispondi
  24. siciliano 11 anni fa

    Direttore, io freno e chiedo venia, a lei, ma se Toti dispensa lezioni di giornalismo ritengo che lo sia o che si ritenga tale.
    Cordialmente.

    Rispondi
  25. rocco 11 anni fa

    @roberto puglisi
    cercavo un suo commento per quello che stò per riportare tratto dal repubblica di domenica.
    Intervista all’on. Lumia, tra le tante domande quelle che mi ha colpito è:
    1) alla domanda come mai ” perchè però i dirigenti del PD non parlano più dell’indagine sui rapporti tra mafia e politica che a catania ha coinvolto Lombardo??”
    risposta: semplice, non se ne parla più perchè le accuse e le ipotesi che riguardano Lombardo sono vacue e inconsistenti.E lo dico da componente della Commissione ANTIMAFIA che, in sedute ufficiali, ha ascoltato per ben due volte il governatore. E sa cos’è successo? che in commissione, insieme ai componenti dei partiti che vorrebbero trovare qualsiasi pretesto per attaccare Lombardo, abbiamo discusso più delle accuse lanciate dal governatore che di quelle che riguardavano lui stesso. ecc.
    IL MIO COMMENTO : mi domando leggendo l’articolo, mà una persona che deve essere ascoltato per le eventuali contestazio a suo carico (metti che uno fà un omicidio, che succede che se lo stesso indica chi ha fatto una strage le sue cose non si discutono più??????) si può discutere di altro???????.
    E’ aggiungo mà l’on. Lumia che dice lui stesso di averlo ascoltato facente parte della commissione NON E’ IN CONFLITTO DI INTERESSI VISTO CHE CI Fà IL GOVERNO?????????????????????????????? POTEVA ESSERE SUPERPARTES??????
    GRAZIE ANTICIPATAMENTE SE MI RISPONDERà
    SALUTI

    Rispondi
  26. udc40 11 anni fa

    @rocco questa intervista di LaRepubblica quando e’ stata pubblicata?
    Interessante quello che evidenzi.
    A quanto pare il controllore adesso e’ anche controllato!
    Alla faccia del caciocavallo!

    Rispondi
  27. Maria Grazia B. 11 anni fa

    Il trasformismo di certi figuri della politica nostrana è sconcertante così come la loro assoluta mancanza di pudore. Con questi qui la Sicilia non va da nessuna parte, rimane inchiodata nel nulla.

    Rispondi
  28. giovanni 11 anni fa

    LUMIAAAAA vedi che l’MPA e i finiani stanno votando la fiducia al governo berlusconi ……. la verità l’accordo con Lombardo l’avete fatto perchè così quelli di sinistra possono sentirsi un pò più co—oni

    Rispondi
  29. rocco 11 anni fa

    udc40
    su repubblica di domenica scorsa.
    saluti
    attendo una risposta da politicus o puglisi grazie

    Rispondi
  30. Boixos 11 anni fa

    Toti (spero di cognome non si chiami Lumia) ritorna sulla terra!
    Magari avrai dei pregiudizi per la testata, ma a mio parere è un buon giornale.

    Rispondi
  31. esagono 11 anni fa

    toti,
    a proposito di fango l’unico che ci sta finendo dentro con tutti gli amici è Lumia, che lei difende tanto. Diciamo che fino a quando aveva fatto l’inciucio con lo sgovernatore si era solo sporcato le scarpe poi ha rilasciato quell’intervista e allora vi si è proprio rotolato dentro.
    Ma che vuol dire scassare la mafia dall’interno?
    Vuol dire che mentre la Finocchiaro stringeva la mano allo sgovernatore aveva in tasca il pugnale per colpirlo? Ma perché non ne parla faccia a faccia con Lombardo di questo e vede che ne pensa?
    O forse, considerando che quasi trova scuse e sorvola sulla PICCOLA indagine a carico dello sgovernatore, Lumia per mafia intende una entità che non tange Lombardo perciò Lombardo fa eccezione alla sua guerra antimafia?
    Se così fosse, non sorge il dubbio a Lumia che lo strusciarsi di Lombardo con antimafia e magistrati forse aveva anche questo scopo, come già sospettato altre volte quando si è parlato di foglie di fico al governo?
    Io al suo posto sarei più arrabbiato per le parole di Lumia che per l’articolo dei giornalisti. Comunque una tisana calmante e rilassante ai lombardiani non guasterebbe per evitare questi attacchi di nervi anche se, dopo tutto, ogni volta mi fate fare qualche risata. Comico vedere l’effetto della verità sbattuta in faccia!
    ——————————————————————————-

    Quoto ogni parola di Rocco e aggiungo che forse lo sgovernatore avrà preso esempio dai pentiti quindi cerca di barattare informazioni in cambio del proscioglimento delle sue…… voglio dire “malefatte”, va!

    —————————————————————————–

    Mi permetto anche dei complimenti alla redazione per l’educazione e l’autocontrollo. Se qualcuno avesse detto a me che sono una professionista del fango avrei reagito più bruscamente.

    Rispondi
  32. Carlo V 10 anni fa

    Domanda di un pm a Luciano liggio durante un processo:” signor liggio, secondo lei esiste la mafia?” risposta:” se esiste l’antimafia…) consiglio di vederlo su youtube.

    Rispondi

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