"Io, minacciato e preso a schiaffi" - Live Sicilia

“Io, minacciato e preso a schiaffi”

Gentile lettore, questo articolo che stai per leggere contiene alcune informazioni essenziali. Racconta la "normale" paura di un uomo che svolge onestamente il suo lavoro a Palermo - si occupa di precariato e disoccupazione - e che per questo è stato picchiato e continua a ricevere minacce. Non ci saranno altre notizie. Non c'è il nome, né il ruolo del protagonista dell'articolo, anche se questa è una storia vera. Non c'è nemmeno la firma di chi ha scritto il pezzo, perché attraverso la firma si potrebbe risalire alla vittima. Ma c'è la violenza in tutto l'orrore del ricatto. E una lezione: le persone oneste di Palermo hanno bisogno di protezione. E devono restare anonime, peggio dei malfattori.
Ex Pip, emergono episodi di violenza
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2 min di lettura

La rabbia del silenzio. L’essere cresciuti nella terra di Falcone e Borsellino, l’avere interiorizzato il concetto di non stare zitti mai, di denunciare sempre. Crescere in una terra come la Sicilia non è facile. Ancor meno semplice, come racconta il protagonista del cortometraggio che LiveSicilia propone oggi come video del giorno, è scegliere di restare. Di combattere quotidianamente le piccole e grandi ingiustizie, facendo semplicemente il proprio dovere, senza giocare a fare gli eroi. Ora scopriamo che l’episodio di martedì scorso, dell’uomo pestato davanti i cancelli degli uffici di via Thaon de Revel, non era un caso isolato. Era già successo che alcuni ex Pip usassero la violenza per far valere le proprie idee. Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, al contrario molti di questi precari lavorano con onestà e profitto da circa un decennio nelle scuole, negli uffici comunali, nelle strutture pubbliche e oggi chiedono che venga loro riconosciuto il diritto alla stabilità. Ma non è sempre così e qualcuno, si diceva, pur di far sentire la propria voce, non limita il ricorso alla violenza.

Dunque la storia del funzionario picchiato lunedì in via Thaon de Revel non è l’unica. Era già successo all’inizio dell’estate, quando erano volati degli schiaffi in un ufficio pubblico, questa volta ai danni di un’altra persona che si era occupata della vicenda degli ex Pip. Prima le minacce verbali. Poi gli schiaffi. Il referto medico ha parlato di una prognosi di tre giorni per una contusione all’occhio. Di norma, chi è stato preso di mira una volta, riceve successivamente altre minacce a desistere, a non occuparsi ulteriormente delle istanze degli ex Pip, a farsi i fatti propri, a rispettare una sorta di linea di confine. “Le minacce sono continuate in questi mesi – dice l’uomo, di cui manteniamo l’anonimato – e si sono intensificate negli ultimi giorni. Ho ricevuto anche messaggi da parte di qualche amico, che mi consiglia di stare attento, perché l’episodio potrebbe ripetersi”. Insomma, il clima è tutt’altro che sereno, con chiunque si parli della vicenda degli ex Pip, le parole sono sempre pesate, una per una. E dalla politica, intanto, un unico, assordante silenzio.


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