Signor questore, perché? - Live Sicilia

Signor questore, perché?

I disordini all'Umberto I
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Perché, Signor Questore? Perché la Digos a Palermo è diventata protagonista di episodi che hanno allarmato una parte della cittadinanza. Gli arresti al presidio del Laboratorio Zeta, anche quelli non convalidati dal giudice. L’irruzione da Altroquando per uno striscione, certamente criticabile, ma non violento. Infine le manette a tre studenti, di cui due di 19 anni che sono finiti in cella di sicurezza per oltre 48 ore che non dimenticheranno facilmente. Tutti siamo stati a scuola. Tutti siamo stati – chi più chi meno – impegnati in “lotte” che allora consideravamo giuste, imprescindibili. E anche allora arrivava la Digos. E li consideravamo, i poliziotti – come li consideriamo – interlocutori affidabili. Ci mancherebbe. Delicatissimo era il ruolo che gli si attribuisce anche ora: intervenire, calmare le acque, parlare, disinnescare ogni vagito di scontro latente ma pronto a scoppiare. Spesso c’erano anche delle donne che agevolavano ulteriormente il dialogo. Perché adesso una manifestazione politica – giusta o sbagliata – è vista come una cosa da interrompere? Di cosa si ha paura? E quindi chiediamo al Signor Questore, perché?


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