Ciancimino jr torna in procura - Live Sicilia

Ciancimino jr torna in procura

La trattativa e il ruolo di Nicolò Amato
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Si è incentrato sulla nomina dell’avvocato Nicolò Amato, ex capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, a legale di Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo, l’interrogatorio reso oggi dal figlio Massimo ai pm della dda. Massimo Ciancimino, che da oltre un anno racconta i retroscena sulla trattativa tra Stato e mafia, è stato sentito per oltre due ore dagli stessi magistrati che in mattinata avevano interrogato Amato, autore, nel ’93, da capo del Dap, di un documento contro il carcere duro ai mafiosi, indirizzato al ministro della Giustizia. Subito dopo aver lasciato il Dipartimento, Amato assunse la difesa dell’ex sindaco. Don Vito, che era detenuto, incaricò il figlio e l’avvocato Giorgio Ghiron di andare dall’ex capo del Dap, tornato a esercitare la professione forense, e di affidargli la sua difesa. Ciancimino jr se ne sarebbe molto meravigliato, visto che il padre aveva già quattro legali e che il processo più importante in cui era imputato era ormai in Cassazione. Massimo Ciancimino espresse le sue perplessità al padre che gli disse, però, che erano stati i carabinieri a suggerirgli di incaricare Amato, specificando, poi, che lo stesso Mario Mori, allora colonnello al Ros, l’aveva indirizzato verso l’ex capo del Dap. Una parte dell’interrogatorio, infine, ha riguardato l’analisi della documentazione, da tempo consegnata a Ciancimino ai pm, sui investimenti del padre nella realizzazione del complesso edilizio Milano 2 dell’allora imprenditore Silvio Berlusconi.


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