I ragazzi invadono gli studi Rai:| "Mass media complici del sistema" - Live Sicilia

I ragazzi invadono gli studi Rai:| “Mass media complici del sistema”

La protesta degli studenti
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Hanno invaso la sede Rai di viale Strasburgo gli studenti medi che intorno alle undici di questa mattina sono partiti da piazza Vittorio Veneto manifestando contro la riforma del Ministro Gelmini. Circa cinquecento ragazzi provenienti dagli istituti superiori della Rete dei collettivi studenteschi, hanno sfilato per via  Croce Rossa, via de Gasperi e viale Strasburgo, bloccando il traffico e formando un presidio davanti alla sede degl studi televisivi. Qui una cinquantina di studenti sono riusciti, forzando i cancelli, ad introdursi all’interno dell’edificio, appendendo all’esterno uno striscione che portava il nome della rete.

“Questo è un posto privato e la redazione ha una sua autonomia” ha spiegato ai ragazzi Salvatore Cusimano, direttore della sede, che ha poi condotto una delegazione di tre studenti all’interno della redazione.
Ai giornalisti che li hanno accompagnati, i ragazzi hanno spiegato le motivazioni del loro gesto: “Hanno responsabilità pubbliche nel fare informazione – ha detto Giacomo Mormino, studente del liceo classico Umberto I -. Il Governo è cieco ed è terribile per noi giovani che protestiamo in ogni forma”.

“Sulle nostre occupazioni descrivono sempre gli aspetti più banali” ha aggiunto Sara Jaralla, anche lei dell’Umberto I. Dopo un’attesa di qualche minuto, i ragazzi hanno incontrato il vicecaporedattore Nuccio Vara per chiedere di parlare davanti alle telecamere. Dopo circa mezz’ora i ragazzi sono usciti dagli studi per raggiungere i compagni rimasti ad attenderli fuori dai cancelli, che li hanno accolti con un applauso: “Abbiamo chiarito davanti alle telecamere che le nostre scuole occupate sono luoghi in cui nasce una coscienza critica”.

“A chi dice che non ci riguarda questo ddl,  rispondiamo che l’Università è il nostro futuro più prossimo” hanno detto gli studenti precisando che uno dei motivi per cui non accettano questa riforma sia “l’introduzione dei privati negli atenei”. I ragazzi hanno spiegato anche di non essere manipolati da ‘baroni’ o da centri sociali; protestano “contro i finanziamenti alla scuola privata a discapito della pubblica” e contro la riforma Gelmini delle scuole medie superiori già in atto, “perchè – spiega Eleonora Rizziello del liceo classico Garibaldi –  ne paghiamo il prezzo tutti i giorni”. Stasera  una fiaccolata partirà da piazza Vittorio Veneto per raggiungere via Praga, in attesa di domani, giornata durante la quale è presvista la votazione del ddl Gelmini alla Camera e una nuova ondata di mobilitazioni studentesche.


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