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Armao mette ordine|nelle società partecipate

L'assessore all'Economia
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E’ stato predisposto dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao, il progetto di riordino delle società a totale o maggiore partecipazione regionale, previsto dall’art. 20 della legge finanziaria 2010, che adesso viene sottoposta al parere della Commissione legislativa dell’Assemblea regionale. Dopo che la Commissione avrà espresso il proprio parere vincolante, l’assessore provvederà ad emanare l’apposito decreto.

Le società individuate a regime, effettuate le operazioni di incorporazione e/o liquidazione, nel contesto delle aree strategiche previste nella legge di riordino sono: beni culturali spa; Cine Sicilia srl; Sicilia & Servizi spa; Sicilia emergenza-urgenza sanitaria S.C.p.A.; Riscossione Sicilia spa; Irfis spa; Parco scientifico e tecnologico della Sicilia S.C.p.A.; Sicilia acque spa; Mercati Agro Alimentari Sicilia S.C.p.A; Lavoro Sicilia spa.

Mentre per Ast spa è prevista la privatizzazione ai sensi della legge 11/2010, e Sicilia patrimonio immobiliare spa, risolte le questioni con il socio privato, sarà invece posta in liquidazione.

Si passa così da 28 società a solo 10, precisa l’assessore Armao, ‘con un drastico dimagrimento di un sistema che aveva assunto proporzioni sovradimensionate, generando costi e duplicazioni incompatibili con una prospettiva di riduzione della spesa’.

Contestualmente l’assessore ha dato il via ad una puntuale verifica delle società partecipate dalla Regione, dagli enti locali e territoriali siciliani, sul rispetto della normativa sancita dalla stessa legge finanziaria che prevede un tetto per i compensi degli organi societari che devono essere ridotti ad un importo massimo di 50.000 euro per ciascun componente degli organi di amministrazione e di 25.000 per ciascun componente degli organi di vigilanza e di controllo e dei comitati di sorveglianza.

“Il risanamento, senza se e senza ma, che intendiamo portare avanti – spiega l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, – con la finanziaria regionale, attualmente all’esame dell’Ars, passa anche per una drastica riduzione delle società regionali. La Regione deve dimagrire per servire meglio i siciliani, riducendo sprechi e sacche di privilegio ormai diventate intollerabili”.

Il Governo intende procedere all’applicazione tempestiva di tutti gli adempimenti previsti per il contenimento del numero dei componenti (non più di tre) e dei relativi compensi per i Consigli di amministrazione degli organi di amministrazione e degli organi di vigilanza e controllo dei comitati di vigilanza di tali società.

Il piano di riordino delle società partecipate regionali prevede altresì, insieme alla drastica riduzione delle società, la dismissione delle partecipazioni ritenute non strategiche (tra queste, la più importante, quella in Unicredit, con modalità e tempi da stabilire).


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