Lagalla vs Vizzini,|è scontro nel centrodestra - Live Sicilia

Lagalla vs Vizzini,|è scontro nel centrodestra

Verso le amministrative a Palermo
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Ancora polemiche sulla corsa alla poltrona di primo cittadino del capoluogo dell’Isola. Questa volta interviene Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, che in una nota pubblicata su facebook intende fare alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni di un altro ‘big’ del centrodestra in lizza per il ruolo di sindaco, Carlo Vizzini.

Il senatore azzurro, infatti, aveva dichiarato questa mattina alle pagine locali del quotidiano la Repubblica: “Io sono pronto a discutere di ogni soluzione ma su Lagalla difficilmente mi convinceranno. Nulla di personale, ma mi sembra che la sua unica esperienza amministrativa, quella di assessore alla Sanità, non fu particolarmente apprezzata neppure dall’Udc che lo propose”.

Secca, in serata, la replica del rettore dell’ateneo palermitano.

“Nessuno mi ha chiesto e a nessuno ho chiesto di candidarmi a Sindaco di Palermo -scrive Lagalla – Al riguardo, mi sento di tranquillizzare anche chi, forse per prevenire ciò che non è, affida alla stampa la dichiarazione che, nell’esperienza di assessore regionale alla Sanità, avrei deluso anche chi mi aveva proposto”.

“Premesso che ho svolto il ruolo di assessore tecnico dal luglio 2006 al febbraio 2008 – prosegue Lagalla – senza avvertire dipendenze da partiti politici, condivido l’opinione che certamente avrò potuto deludere chi riteneva di mantenere nella sanità sprechi, interessi di parte e rendite di posizione, nonché assetti organizzativi e gestionali assolutamente inaccettabili”.

“Se invece – incalza Lagalla – ci si riferisce agli obiettivi conseguiti e ai comportamenti posti in essere nello stesso periodo, mi limito a proporre di seguito un estratto dalle risultanze della Corte dei Conti (Sezioni Riunite in sede di controllo per la Regione siciliana), presentate dallo stesso Organo di controllo in occasione dell’audizione svoltasi presso la Commissione parlamentare d’inchiesta “sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali” (Roma, 12 maggio 2010). Dalla stessa relazione testualmente si evince: «Negli ultimi esercizi (2007 e seguenti) in Sicilia il tasso di crescita della spesa sanitaria si è ridotto…e i risultati si sono rivelati migliori rispetto agli anni precedenti. Tale esito favorevole ha trovato in Sicilia principale causa nel processo di riorganizzazione intrapreso nel quadro degli obiettivi programmati con il Piano di rientro (n.d.a.: da me predisposto, sottoscritto ed avviato). L’adozione di gran parte dei provvedimenti riorganizzativi ha contribuito a sanare i guasti delle passate gestioni, influenzandone in tal modo i definitivi esiti…». Aggiungo che, nella stessa circostanza, la Corte dei Conti ha inoltre documentato come il deficit sanitario, ammontante a 932 milioni/€ all’atto del mio insediamento, sia sceso a 573 milioni/€ nel 2007 e a 261 milioni/€ nel 2008”.

“Confido che tante altre esperienze amministrative – conclude il rettore di Palermo – siano state e siano in grado di produrre pari motivi di delusione; come suol dirsi: tanto per la precisione”.


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