150 anni dallo sbarco dei Mille|Cuticchio “cunta” Garibaldi

A pochi mesi dalle celebrazioni per l’unità d’Italia, Mimmo Cuticchio rinverdisce a suo modo la memoria del Risorgimento, ripercorrendo lo sbarco delle camice rosse di Garibaldi in Sicilia nell’ambito della nuova edizione della “Macchina dei Sogni”, con uno spettacolo andato in scena ieri sera a Palermo nel laboratorio teatrale dell’associazione Figli D’Arte Cuticchio. Cuticchio ha abituato il pubblico che lo segue da tempo ad una scelta stilistica che anche in questo caso si rivela felice: quando bisogna toccare il cuore di una storia che ci riguarda intimamente, cade la mediazione fra spettatori e palcoscenico ed il teatrante si ritrova in mezzo al pubblico, in una sorta di rito collettivo che denota una stretta parentela con i racconti narrati attorno al focolare dai custodi delle antiche leggende.
Il termine ‘leggenda’ non appare fuori luogo se riferito alla figura di Garibaldi, personaggio indagato e messo a nudo dalla storiografia nel tentativo di farne emergere le reali motivazioni: lo spettatore in questo caso non può che lasciarsi
portare dal fiume delle parole che rievocano un quadro antico, dove ogni particolare riaffiora a poco a poco costruendo, scena per scena, il canovaccio della storia così com’é stata tramandata; la particolare tecnica di narrazione del cunto,
fatta di alternanze tra registro formale e informale, e di improvvise variazioni di ritmo, infonde la vita non solo ai corpi dei caduti, ma giunge a toccare gli oggetti e i paesaggi, come se fossero proiettati su uno di quegli schermi che la rassegna di quest’anno, dedicata al rapporto fra teatro di figura e cinematografo, intende costantemente evocare.
La rassegna prosegue oggi pomeriggio, alle 17.30, con la proiezione del film “I girovaghi”, preceduto da un incontro
sul tema “Giacomo Cuticchio e il cinema viaggiante”, con Guido di Palma. Appuntamento importante domenica con un convegno per discutere sul futuro del teatro di figura.