Simulazione di reato: assolto | l'imprenditore Andrea Vecchio - Live Sicilia

Simulazione di reato: assolto | l’imprenditore Andrea Vecchio

Il caso delle telefonate
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L’imprenditore antiracket Andrea Vecchio, che vive sotto protezione dopo le denunce per gli attentati di mafia a suoi cantieri, è stato assolto dall’accusa di simulazione di reato dal Tribunale monocratico di Catania perché il fatto non sussiste. La Procura aveva chiesto il proscioglimento del presidente dell’Ance etnea. Il fascicolo era stato incardinato dopo la denuncia di Vecchio su due telefonate ‘mute’ giunte in una notte del marzo del 2008 alla sua abitazione. Le indagini svolte dai carabinieri non trovarono riscontro alle due chiamate. Per questo la Procura di Catana aveva disposto il giudizio immediato davanti al giudice monocratico. Una consulenza agli atti del processo, spiega il quotidiano La Sicilia che riporta la notizia, ha accertato che il telefono di casa Vecchio era collegato a un centralino che non funzionava bene e che lo aveva fatto squillare senza che alcuno chiamasse. L’imprenditore collegò le telefonate ‘mute’, in realtà inesistenti e non registrate dai tabulati della Telecom, a possibili minacce e denunciò l’episodio in perfetta buona fede. La ricostruzione del perito ha convinto anche la pubblica accusa che in sede di requisitoria aveva chiesto l’assoluzione ‘piena’ per l’imprenditore. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Antonella Bacianini.


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