Attentato alla sede Pd| Si indaga sui movimenti - Live Sicilia

Attentato alla sede Pd| Si indaga sui movimenti

Ma i Red Block rispondono: "R.B. non siamo noi"
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Vertono attorno al mondo dei “movimenti” le indagini della Digos di Palermo sull’incendio appiccato alla sede regionale e provinciale del Pd la notte scorsa. Si tratterebbe di gruppi che hanno “integrato” la protesta studentesca contro la legge Gelmini sull’Università: per gli investigatori l’attentato alla sede del partito è, infatti, una prosecuzione lineare dell’assalto a palazzo D’Orleans della settimana scorsa.

Ma una prima smentita arriva dai “Red Block”, attraverso una dichiarazione all’Ansa. “Non abbiamo sigle. Non ci firmiamo R.B. Noi siamo Red block” dice un portavoce rimasto anonimo del movimento che sul suo blog rivendica i disordini dello scorso 22 dicembre a Palermo. Stamane, infatti, sul luogo dell’incendio è stata trovato scritto con la vernice le lettere “R.B.” intervallate dal simbolo di falce e martello.

Eppure il movimento che teorizza la ricostruzione del partito maoista-comunista, nel giorni scorsi aveva attaccato duramente sia il Pd che il Sel, partiti definiti “di falsa sinistra che vorrebbero egemonizzare per i propri sporchi fini il movimento, i parassiti politici che quando al potere c’è il centrodestra giocano a fare l’opposizione per fini elettorali e quando sale al potere il centrosinistra che mette in atto le stesse politiche anti-popolari del centrodestra difendono l’operato del loro governo”.

Erasmo Palazzotto coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà ha parlato di “pericolosi segnali di allarme che impongono alla politica una seria riflessione sul difficile clima  che si respira in Sicilia”, mentre i giovani del Pd fanno sapere: “Non ci faremo intimidire”.

Una forte presa di distanza arriva anche dai giovani del Pdl, secondo cui “è evidente che l’estrema sinistra sta tentando di alzare il clima di scontro contro le forze dell’ordine, le istituzioni ed i partiti per destabilizzare il paese”.


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