"Basta col falso senso di umanità | Provenzano rimanga in carcere" - Live Sicilia

“Basta col falso senso di umanità | Provenzano rimanga in carcere”

Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, scrive un commento. Lo riprendiamo in home come contributo utile per il dibattito.
Ci scrivono i familiari delle vittime
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2 min di lettura

Gentilissimi, come sempre puntuali e giuste osservazioni quelle del dr. Ingroia sul caso mafia in carcere a 41 bis condannata per strage. Noi però entriamo nello specifico caso Provenzano, non parliamo per sentito dire, pretendiamo sempre di essere informnati , e ci informiamo, Provenzano Bernardo può essere curato in carcere e lì deve rimanere. Gli attacchi continui e costanti al tipo di carcerazione di Bernardo Provenzano e tutti mafiosi delle stragi del 1993, vengono da noi presi in seria considerazione, non possiamo minimamente pensare che Provenzano possa tornare a casa sua , dovessimo lottare per fargli avere un ospedale in carcere tutto suo, molto meglio attrezzato di quello che hanno i nostri invalidi quando devono ricoverarsi per le malattie che Provenzano ha prodotto loro,del resto molto più gravi di quelle che ha il boss di Cosa nostra.

Ci informeremo continuamente sullo stato di salute di Provenzano, e dovrà curarsi in carcere gli piaccia o no , e dovrà essere curato a puntino, perchè se dovesse tornare a casa sua non staremo a guardare senza correre ai ripari. Non ci sono malattie che non conciliano con il carcere, neppure il cancro in fase terminale, ci sono solo malattie che vanno curate. Noi curiamo i nostri malati siamo certi, a volte in condizioni più disagiate di quelle affrontate da Provenzano. E’ scandaloso che dobbiamo ogni giorno combattere contro un falso senso di umanità, senso che verte solo a tirare fuori le castagne dal fuoco alla mafia. Se Provenzano per il suo arresto ha trattato l’annullamento del 41 bis e il suo ritorno ai domiciliari, qualcuno in qusto Paese ha sbagliato i conti.

Si penta Provenzano, se vuole tornare ai domiciliari, ci cosegni gli uomini oggi dello Stato e della politica, che si sono collusi con lui nelle stragi del 1993 , altrimenti resti in carcere a 41 bis, dove tra l’altro non mangerà cicoria e formaggio ma pasti caldi. Provenzano consideri che noi abbiamo invalidi all’8o% ai quali è stata negata dal governo la pensione subito che gli spetta, rifletta che razza di Italia ha preparato lo stragista Provenzano a tutti noi , e i suoi paladini si vergognino di non contribuire a spingere il macellaio di via dei Georgofili a pentirsi piuttosto che lamentarsi.

Cordiali saluti, Giovanna Maggiani Chelli, presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.


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