Lampedusa, sospesa la protesta | Arriva barcone dalla Libia - Live Sicilia

Lampedusa, sospesa la protesta | Arriva barcone dalla Libia

23.17. Un barcone partito dalla Libia è giunto a Lampedusa con circa 140 immigrati a bordo. Si tratterebbe di eritrei e somali. La carretta è stata intercettata dalle motovedette della guardia di finanza e della guardia costiera coordinate dalla Capitaneria di porto.
Emergenza immigrati. Lo speciale e la diretta
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Sono 1.933 gli immigrati giunti nelle ultime 24 a Lampedusa, dove sono in corso le operazioni di recupero di un ennesimo barcone con a bordo 300 persone, tra cui numerose donne e bambini. Si ritiene che sia salpato dalla Libia e non dalla Tunisia. Lo scafo si trova in difficoltà a sette miglia dall’isola e sono partite tre motovedette della Guardia costiera per raggiungerlo. Con gli ultimi arrivi, il numero dei profughi presenti a Lampedusa ha superato i 7.000, ammassati in condizioni igieniche estremamente precarie. L’isola è al collasso.

Sono 5.534 i migranti in questo momento presenti a Lampedusa. Il dato ufficiale è stato rilevato dall’ufficio della Regione siciliana sull’isola, coordinato da Gianmaria Sparma. Il numero tiene conto di arrivi e partenze per trasferimenti fuori dall’isola avvenuti nella notte, quando si è arrivati a un picco di 5.973 extracomunitari.

10.12. E’ allarme per un gommone partito dalla Libia con 68 migranti a bordo, tra i quali numerose donne e bambini, che ieri sera aveva lanciato l’Sos perché si trovava in difficoltà e di cui non si hanno più notizie. La richiesta di aiuto, attraverso un telefono satellitare, era stata raccolta da Don Mosé Zerai, il presidente dell’agenzia Habeshia che si occupa di rifugiati e richiedenti asilo. L’ultimo contatto con l’imbarcazione risale a ieri sera: gli immigrati avevano raccontato di trovarsi a circa 60 miglia dalle coste libiche, con poco carburante e senza viveri. Un altro barcone partito sempre dalla Libia sabato sera, con circa 180 profughi a bordo, è stato invece segnalato da un peschereccio in navigazione verso le coste siciliane.

11.05. “Ho constatato che, nonostante gli allarmi lanciati, non si è verificato finora il temuto blocco dell’attività scolastica. Salvo pochi casi, i ragazzi vanno regolarmente a scuola e l’istituzione scolastica lavora normalmente. E’ un ottimo segnale per l’isola”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che, dopo avere preso parte alla celebrazione dell’88/o anniversario della nascita dell’Aeronautica militare a Lampedusa (Ag), insieme all’assessore regionale per l’Ambiente, Gianmaria Sparma, ed all’ufficiale sanitario dell’isola, Pietro Bertolo, ha visitato l’istituto scolastico omnicompresivo ‘Pirandello’ di Lampedusa. Accompagnato dagli insegnanti e dal sindaco Bernardino De Rubeis, Lombardo si è recato nel plesso ‘Pirandello’, che ospita la scuola media, e nel plesso ‘Pascoli’, dove si trova l’elementare, incontrando gli studenti. Lombardo ha constatato il funzionamento dell’istituzione scolastica sull’isola. L’istituto omnicomprensivo di Lampedusa conta 1.020 alunni, fra scuola materna, elementare, media e superiore. Di questi, 385 nella scuola primaria e 250 nella media. “E’ chiaro che serve molto di più – ha aggiunto -. I ragazzi hanno dimostrato di conoscere le istituzioni e di fare affidamento su di esse, perché Lampedusa recuperi al più presto la propria normalità. E’ un motivo in più per agire con assoluta immediatezza ed efficienza, altrimenti che insegnamento lasceremmo alla future generazioni?”. “Il grido di dolore di Lampedusa è il grido di dolore di tutta la Sicilia, che pretende rispetto ed efficienza per sé, il proprio territorio e per la propria gente, oltre che per i migranti poveri disperati che devono essere assistiti in modo civile”, ha concluso.

12.33. Una coppia di coniugi è stata aggredita e rapinata nella propria abitazione, a Lampedusa, da un gruppo di immigrati che ha fatto irruzione nell’appartamento ieri sera. Luigi Salina, 58 anni, è stato colpito con un pugno alla zigomo da uno dei cinque o sei extracomunitari che stavano rubando diversi oggetti in casa, da dove sono stati asportati preziosi e orologi.

12.52. La coppia abita, col figlio Mirko, a villa Ambra, una casa vacanza in contrada Croce, dove sono alloggiati anche operatori della Croce Rossa, in servizio a Lampedusa per l’emergenza immigrazione, con quasi 6mila persone molte delle quali vagano senza meta di giorno e di notte. Salina racconta l’aggressione all’ANSA mostrando il referto medico rilasciato dal poliambulatorio dove si è fatto visitare stamattina: ha una contusione allo zigomo. “Stavo rientrando con mia moglie dalla chiesa, intorno alle 20 – dice – Ho visto la porta della casa aperta, ci siamo spaventati. Ho capito che c’era qualcuno e ho chiamato subito i carabinieri col telefonino. Ma mi hanno sentito, erano in cinque o in sei. Mia moglie era impietrita. Uno di loro è venuto verso di me e mi ha datto un pugno, mentre gli altri gridavano police… police”. Gli immigrati si sono arrampicati su una terrazza, “mentre tentavo di colpirli con un bastone”, ricorda l’uomo. “L’abitazione era sottosopra – aggiunge – cassetti fuoriposto, una porta danneggiata e hanno persino fatta cacca sul pavimento”. L’uomo riferisce che quella di ieri è la seconda intrusione in casa nel giro di 24 ore. “Sono entrati anche l’altro ieri – prosegue – Ero tornato dal comizio in piazza col presidente della Regione, Raffaele Lombardo, quando entrando ho visto una mensola rotta. Sopra c’erano delle bottiglie di vino che sono sparite; hanno preso anche alcuni coltelli, ho riferito tutto ai carabinieri. Mia moglie era a letto, dormiva, e non si é accorta di nulla. Probabilmente sono gli stessi entrati ieri sera, tenevano la mia casa sotto controllo”. Solina dice di essersi presentato stamatina nella stazione dei carabinieri per la denuncia, col referto sanitario in mano. “Mi hanno detto che ho tempo 60 giorni per poterla fgare: ma che risposta è! – protesta- Io voglio farla subito, è un mio diritto. Invece, mi hanno risposto di tornare tra due giorni. Qui si pensa agli immigrati, la gente è abbandonata. Abbiamo paura. Basta, basta, basta”.

13.32. Sarà a Trapani la seconda tendopoli per accogliere gli immigrati che in migliaia stanno sbarcando a Lampedusa. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali sono già in corso i lavori per l’allestimento del campo nell’ex aeroporto militare di Kinisia, a poca distanza da Birgi.

13.50.Un gruppo di lampedusani, tra cui alcune donne, ha rivoltato tre cassonetti davanti il varco militare al porto, bloccando il transito e chiedendo al governo soluzioni per mettere fine all’emergenza immigrazione nell’isola. In strada sono stati gettati anche due grossi recipienti usati per contenere acqua, vasi e pietre. Alcuni dei manifestanti si sono seduti davanti al cumulo di macerie, alzando due bandiere: quella della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quella a scacchi di Lampedusa. La polizia osserva. “Non vogliamo entrare in quarantena”, urla un ragazzo. Altri invocano “lo sciopero generale”. “Noi siamo il popolo di Lampedusa, lo sappiano i leghisti che ci costringono a vivere in questa situazione – dice uno dei manifestanti – Rivogliamo indietro la nostra libertà, solo questo chiediamo. Difendiamo la nostra dignità, siamo stanchi”.

14.35. Fonti investigative hanno riferito all’ANSA che i coniugi Salina non sarebbero stati rapinati, né aggrediti nella loro casa di Lampedusa. La circostanza emergerebbe dal racconto che Luigi Salina sta facendo in queste ore ai carabinieri che conducono le indagini. L’uomo, secondo quanto si apprende, avrebbe riferito che non era in casa ieri sera con la moglie e che, al rientro, i coniugi avrebbero scoperto che la loro abitazione era stata visitata dai ladri.

14.39. Alcuni pescatori stanno trainando quattro barconi usati dai migranti e sequestrati per posizionarli all’ingresso del porto di Lampedusa. Lo scopo è impedire il transito delle motovedette che soccorrono gli immigrati. Dal molo una cinquantina di donne sta incitando l’azione, invitando altri uomini alla partecipare alla protesta. Sulla banchina la tensione è altissima.

14.52. Il centro di Mineo sarà un Cara, un Centro per richiedenti asilo; la sua gestione sarà affidata al prefetto di Catania Vincenzo Santoro. Lo ha stabilito con un decreto il ministro dell’interno Roberto Maroni. La notizia è stata ufficializzata a conclusione di un incontro con i sindaci del Calatino che stamattina hanno firmato un patto per la sicurezza con l’istituzione di una cabina di regia della quale fanno parte anche il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione e lo stesso prefetto di Catania. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze dell’ordine ed è stato deciso che sarà potenziata la vigilanza attorno al Villaggio della Solidarietà di Mineo con l’invio di altre 50 unità. Queste si aggiungono ai già presenti 150 uomini di polizia, carabinieri e guardia di finanza che assicurano giornalmente i turni di sorveglianza 24 ore su 24. Durante l’incontro è stato ribadito il blocco dei trasferimenti a Mineo: in pratica non arriveranno più né rifugiati o richiedenti asilo né clandestini. “Adesso dopo la fase di riempimento – ha detto il prefetto Santoro- passeremo alla seconda fase che è quella del riconoscimento dello status di rifugiati politici, di richiedenti asilo politico per tutti coloro che si trovano già nel Villaggio.

15.48 Un barcone con migranti a bordo è riuscito a entrare in porto a Lampedusa nonostante il blocco organizzato da alcuni pescatori. Questi ultimi avevano trainato dodici barconi sequestrati, facendo una barriera davanti all’ingresso. Dal molo le donne, diventate un centinaio, protestano e continuano a invitare altri uomini a unirsi alla loro battaglia. I migranti sono giunti alla banchina di fronte la stazione marittima.

15.51 Mercoledì pomeriggio sei navi, con una capienza complessiva di 10 mila posti, saranno a Lampedusa per trasferire tutti i migranti presenti ancora sull’isola. Lo ha annunciato il commissario straordinario per l’emergenza umanitaria, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso. Il piano messo a punto dall’unità di crisi, d’intesa con il governo, prevede l’impiego di cinque navi passeggeri di diverse compagnie di navigazione e dell’unità militar San Marco che in questi giorni è già stata utilizzata per il trasferimento degli immigrati ad Augusta e Taranto. Nello stesso tempo il governo sta predisponendo in tutto il territorio nazionale la realizzazione di alcune tendopoli e la ristrutturazione di alcune caserme per ospitare i migranti.

15.57 Luigi Salina ha formalizzato in tarda mattinata ai carabinieri di Lampedusa la denuncia dell’episodio del quale è stato vittima, con la moglie, nella serata di ieri. La coppia di coniugi, rientrando nella propria abitazione intorno alle 20.30 – ha denunciato Salina – si è imbattuta in tre stranieri che si stavano allontanando dalla casa dei coniugi dopo essersi impossessati di alcuni capi di abbigliamento, due cellulari e 500 euro. Mentre i ladri uscivano dall’abitazione, uno di loro ha colpito Luigi Salina allo zigomo sinistro, procurandogli una lieve contusione. La denuncia – hanno precisato fonti investigative – è stata fatta alle 13.30 di oggi dopo dichiarazioni definite dagli stessi investigatori “prima inspiegabilmente reticenti, poi contraddittorie”.

17.58. “Riporteremo la normalità a Lampedusa. Apprendiamo con soddisfazione che mercoledì pomeriggio, facendo ricorso a 6 navi che imbarcheranno tutti i migranti, l’isola sarà liberata e i lampedusani potranno incominciare a recuperare la normalità”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo sul suo blog. “Siamo pronti a collaborare perché si individui, anche in Sicilia, un altro approdo”, aggiunge. “Accogliamo con attenzione le dichiarazioni del prefetto Caruso, che ha finalmente dato una risposta concreta alle legittime richieste del governo regionale e del popolo lampedusano. – aggiunge – Ma nelle 48 ore che mancano all’arrivo delle navi che porteranno i migranti nei porti di Augusta e Taranto, sarà importante che ciascuno, istituzioni, forze dell’ordine e cittadini facciano la loro parte”. “I lampedusani infatti manterranno un civile stato d’agitazione, – dice l’assessore all’Ambiente della Regione siciliana, Gianmaria Sparma, che coordina da Lampedusa l’ufficio della giunta regionale – fino a quando non arriveranno in porto le navi”.

19.03. E’ stato rimosso il presidio dagli abitanti di Lampedusa, in particolare tantissime donne, che per diverse ore hanno bloccato il molo del porto chiedendo una soluzione definita all’emergenza immigrazione che soffoca l’isola da circa due mesi. Personale incaricato dal sindaco sta togliendo dalla strada i cassonetti della spazzatura e il materiale utilizzato dai manifestanti per impedire la circolazione. All’ingresso del porto rimangono alla deriva i dodici barconi, usati dai migranti e sequestrati, che alcuni pescatori hanno trainato con delle corde creando una sorta di barriera per ostacolare il passaggio delle motovedette in caso di arrivo di altri extracomunitari.

19.05. “Dai primi rilievi emerge che non ci sono rischi di epidemia ma teniamo alta l’attenzione sulle condizioni ignienico-sanitaria a Lampedusa”. Lo dice il coordinatore dell’ufficio della Regione siciliana, l’assessore Gianmaria Sparma, che sta presiedendo una riunione con i due ispettori sanitari giunti stamattina sull’isola, che hanno effettuato i primi sopralluoghi, e il responsabile per l’emergenza sanitaria nell’isola, Pietro Bertolo. Gli ispettori, Tullio Prestileo e Mario Palermo, hanno fatto una ricognizione nella cosiddetta “collina della vergogna”, la zona che sovrasta la stazione marittima, dove sono accampati migliaia di tunisini in condizioni igieniche pessime. Alcuni migranti sono stati sottoposti a controlli fisici e non sarebbe emerso nulla di preoccupante. Gli ispettori si sono recati anche in altre zone del porto dove altri migranti hanno stabilito dimore precarie in tende improvvisate e nella casa della fraternità.

23.17. Un barcone partito dalla Libia è giunto a Lampedusa con circa 140 immigrati a bordo. Si tratterebbe di eritrei e somali. La carretta è stata intercettata dalle motovedette della guardia di finanza e della guardia costiera coordinate dalla Capitaneria di porto.


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