Catalano rischia il seggio e attacca|"Il ricorso è carta straccia" - Live Sicilia

Catalano rischia il seggio e attacca|”Il ricorso è carta straccia”

Ars, la decisione tra sette giorni
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La commissione verifica dei poteri dell’Ars prende tempo: una settimana per riflettere e prendere una decisione. Quale? La permanenza o meno di Santo Catalano tra gli inquilini di Sala d’Ercole.
Trapanese, classe 1956 eletto con l’Mpa ma adesso iscritto al gruppo del Pid (entrato a Sala d’Ercole in sostituzione di Fortunato Romano), Catalano rischia il prezioso seggio a causa di una vecchia vicenda giudiziaria.

La questione nasce dal ricorso presentato da Nicola Papa (Mpa). L’aspirante deputato regionale sostiene infatti che Catalano fosse “non candidabile” in seguito a una vicenda giudiziaria. Catalano ha infatti patteggiato una condanna per falso in atto pubblico e, al momento della candidatura, avrebbe dovuto esibire il certificato di riabilitazione. L’interessato ha invece consegnato la dichiarazione della Corte d’Appello di estinzione del reato. Per Papa tanto basta per farlo decadere.

La commissione dell’Assemblea la scorsa settimana si era riunita e aveva chiesto il parere dell’Ordine degli avvocati, secondo cui riabilitazione ed estinzione del reato sono due cose distinte e separate. Catalano aveva però chiesto del tempo per presentare la documentazione a sua “difesa”.

Ieri la nuova riunione. Catalano si è presentato innanzi alla commissione guidata dal presidente dell’Assemblea Francesco Cascio con il suo avvocato, Antonio Catalioto, e ha consegnato una memoria difensiva. I colleghi hanno così deciso di rinviare la seduta a mercoledì prossimo, per avere il tempo di esaminare la documentazione.

“Nessuna condizione di ineleggibilità  – si legge nella memoria difensiva – per il deputato regionale del Pid, Santo Catalano. Il parlamentare che nel 2001 aveva patteggiato una pena per un abuso edilizio può mantenere il seggio a sala d’Ercole non avendo violato le norme inserite nella legge 55/90 e nel testo unico per gli enti locali che, peraltro, si applica solo a comuni e province”.

“Il ricorso contro la mia elezione – sostiene il diretto interessato – é solo una speculazione politica che non potrà avere ragione rispetto a norme chiare che rendono inequivocabile il fatto che siedo in parlamento legittimamente e che pertanto la mia proclamazione non potrà essere inficiata. Il tema della riabilitazione – continua – in seguito a una condanna o a un patteggiamento è superato dai termini quinquennali decorsi dalla sentenza passata in giudicato”.

Catalano sottolinea poi che “c’é una circolare del ministro degli Interni, inviata anche al commissario dello Stato, che chiarisce questo aspetto. Il ricorso contro di me è solo carta straccia e la commissione verifica poteri non potrà che prenderne atto. Oggi stesso ho informato della vicenda con una memoria e la trasmissione degli atti la Procura di Palermo, il prefetto Giuseppe Caruso e il commissario dello Stato”

Quello in palio è un seggio importante, perchè senza Catalano il Pid perderebbe un rappresentante e l’Mpa lo guadagnerebbe. Tra sette giorni sapremo se la geografia dell’Ars è destinata a cambiare ancora.


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