Demopolis e il Pdl in caduta libera|Bufardeci: "Paga la disattenzione" - Live Sicilia

Demopolis e il Pdl in caduta libera|Bufardeci: “Paga la disattenzione”

Gli elettori "migrano" verso Fds e Fli
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Orgoglio e soddisfazione, ma anche prudenza. E’ l’atteggiamento che il capogruppo di Forza del Sud all’Ars, Titti Bufardeci (nella foto), mantiene nel commentare l’ultima indagine dell’istituto Demopolis sulle intenzioni di voto degli italiani.

Secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento “se si andasse a votare per il Parlamento nazionale, il Pdl otterrebbe oggi in Sicilia il 28%, perdendo oltre 500 mila voti rispetto alle Politiche del 2008”. Il Popolo della Libertà, in caso di elezioni anticipate, perderebbe dunque 18 punti percentuali rispetto al mese di aprile di tre anni fa. Secondo l’analisi sui flussi elettorali – effettuata dall’Istituto Demopolis – su 100 elettori, che alle Politiche del 2008 avevano scelto il Pdl, soltanto 57 confermerebbero oggi il voto. 14 opterebbero per Forza del Sud; 12 (per lo più ex elettori di An) per Futuro e Libertà, 5 per l’Mpa, mentre 2 si dividerebbero tra l’Udc di Casini e la Destra di Musumeci.

Onorevole Bufardeci, l’indagine Demopolis non lascia intravedere nulla di buono per il Pdl mentre per voi è l’esatto opposto. Come commenta questi dati?
“Per Forza del Sud è certamente un dato positivo, ma che non mi stupisce. Percepisco ogni giorno il grande interesse che le persone hanno per il nostro progetto. Stiamo riuscendo a catalizzare l’attenzione dei cittadini e siamo certamente in crescita. Però dobbiamo fare anche un ragionamento complessivo, che interessi l’intera coalizione. Ci si deve svegliare”.

Cosa intende?
“Noi abbiamo scelto di creare un nuovo partito, ma ci siamo collocati nell’ambito della coalizione che ci aveva eletto. Dobbiamo allora guardare ai dati della coalizione nel suo complesso, non alle singole forze. Se un partito perde consensi a causa di lotte intestine, di errori, questo danneggia tutti. Dobbiamo invece puntare a una coalizione unita, con un progetto coerente”.

Cosa succede al Pdl? Paga lo scotto di cosa?
“Sicuramente sono stati commessi degli errori. Da parte di Roma c’è stata una colpevole e grave disattenzione rispetto a quanto stava succedendo in Sicilia. Negli ultimi anni abbiamo avuto il crollo di consensi alle elezioni europee,  un dato certo e non una previsione di voto, e poi i conflitti interni. Il partito ha assistito alla nascita del Pdl Sicilia prima e di Forza del Sud poi. Si è staccata anche la componente finiana, oggi Fli.  Da Roma non si sono preoccupati abbastanza delle vicende interne, di un malessere grave che ha portato alla lacerazione del partito”.

Pensa ci sia una responsabilità dei coordinatori regionali?
“Non faccio un discorso personale, legati ai singoli. Dico solo che non c’è stata abbastanza attenzione per quanto stava succedendo e si sono sottovalutati dati molto negativi. Adesso ci si sveglia e spero lo si faccia in tempo. Lo spero per il bene della coalizione, che fino ad oggi è stata vincente in Sicilia perchè unita”.


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