"Io, presunto colpevole" - Live Sicilia

“Io, presunto colpevole”

Interviene Lombardo
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Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, in serata interviene sul terremoto politico che lo riguarda, dopo la presa di posizione del Pd che spinge a “riconsiderare” l’intera sitazione politica. Il governatore sprime ”grande rispetto per le considerazioni degli onorevoli Bersani e Lupo e di quanti altri sono intervenuti sull’azione del governo” dell’Isola. ”Ricordo che con il Pd – osserva il governatore – ci siamo ritrovati nell’esclusivo interesse della Sicilia attorno alla volontà di riformare il sistema regionale, dopo aver preso atto della assoluta impossibilità di realizzare questo programma con il sostegno della coalizione elettorale che aveva appoggiato la mia candidatura nel 2008. A questa volontà – ricorda Lombardo – sono state ispirate fondamentali leggi di riforma che hanno investito settori strategici quali la sanità, i rifiuti, l’energia, il sistema burocratico, il precariato e anche il tema, politicamente impegnativo, del sistema elettorale degli enti locali. Ho dichiarato e ribadisco – aggiunge il presidente della Regione Siciliana – non soltanto l’assoluta estraneità, che è facile proclamare, ma un concreto e indubitabile contrasto alla illegalità e a quella mafiosa in particolare che è stata colpita, come non mai, nei suoi interessi e nei suoi investimenti”.

”Sulla vicenda giudiziaria che mi riguarda e che è ancora tutta da chiarire, ho offerto agli inquirenti, reiteratamente ed invano, ogni collaborazione per l’accertamento della verità” – continua Lombardo -. Mi accorgo, tuttavia, che si va facendo strada, in queste ore – aggiunge il governatore – un singolare principio di presunzione di colpevolezza. Faccio presente che, sebbene investito dal popolo siciliano di un servizio certo non comodo né agevole, privilegerò comunque la mia onorabilità e credibilità. Quando mi accorgerò, ‘anche ieri’, che il processo intrapreso per riformare la Sicilia non potrà continuare efficacemente, senza scomodare altri organismi dirigenti – conclude Lombardo – sarà l’organismo ‘dirigente’ della mia coscienza ad affidare agli elettori il giudizio sull’onestà e la correttezza dei comportamenti miei e di ciascuno di noi”.

(Fonte ANSA)

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