"Non ho ancora deciso|in che modo difendermi" - Live Sicilia

“Non ho ancora deciso|in che modo difendermi”

lombardo e l'inchiesta iblis
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“Sulla strategia difensiva da attuare non ho ancora deciso, valuteremo tutto con i miei avvocati per scegliere la linea da seguire. Non escludo alcunché, entro domenica comunque decideremo”. Lo ha affermato all’Ansa il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sull’inchiesta Iblis della Procura di Catania in cui é indagato per concorso esterno all’associazione mafiosa. Gli avvocati del governatore non sono ancora entrati in possesso di tutti i documenti depositati dalla Procura di Catania in segreteria contemporaneamente all’emissione del provvedimento di chiusura delle indagini preliminari.

Tra le ipotesi al vaglio della difesa del governatore il deposito di una memoria difensiva, la possibilità di farsi interrogare dai magistrati dopo avere letto tutti gli atti dell’inchiesta. Non è esclusa neppure l’ipotesi di chiedere il giudizio immediato, anche se, sottolineano fonti legali, “si tratta di una tesi di scuola che allo stato non è stata ancora valutata” perché, spiegano, “non sono stati ancora acquisiti tutti i documenti depositati dalla Procura. Appena avremo tutte le carte in mano – chiosano gli avvocati – prenderemo la decisione con il presidente Lombardo”.

“Non escludiamo alcuna strategia difensiva, anche il ricorso a riti alternativi perché prima dobbiamo leggere le migliaia di pagine degli atti depositati dalla Procura di Catania, anche se noi restiamo convinti che non ci possa essere un rinvio a giudizio”. Lo affermano fonti legali del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sull’inchiesta Iblis.

“Penso che ci siano molti collaboratori di giustizia e molti testimoni. Proprio stamattina mi hanno riferito che ce n’é uno che si trova agli arresti dal 2006 che però parla delle elezioni del 2008. Vedremo cosa succederà”. Così il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, conversando con i giornalisti a Palazzo d’Orleans a proposito dei pentiti che compaiono nelle carte dell’inchiesta Iblis della Procura di Catania che vede il presidente della Regione indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

“Nessuno fa il tifo perché ci siano spaccature nella magistratura – ha continuato Lombardo – Siamo nella fase del deposito degli atti dell’inchiesta. Domenica li esaminerò con i miei avvocati, mettendoci attorno a un tavolo. Deciderò la linea da portare avanti”. Rispetto a quanto dichiarato a “la Sicilia” dall’ex procuratore capo di Catania, Vincenzo D’Agata, sul fatto che nell’inchiesta Iblis ha condiviso ogni decisione con gli altri magistrati, Lombardo ha affermato: “Mi sembra che lo scorso il 3 novembre fu detto che non c’erano elementi perché l’accusa potesse avere successo, ed era una posizione condivisa”.


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