Se un morto vale meno di Ruby - Live Sicilia

Se un morto vale meno di Ruby

E' morto un giovane operaio siciliano in Sardegna. In pochi se ne sono occupati. Riceviamo le riflessioni di un lettore. Sono sagge e vale la pena di pubblicarle.
La lettera
di
2 min di lettura

Ieri nel silenzio e nell’indifferenza di quasi tutti i media nazionali è tornato al Padre il giovane Pierpaolo Pulvirenti, uno come tanti altri ragazzi siciliani che orgogliosi e con dignità da vendere hanno ritenuto opportuno, per mantenersi gli studi universitari, di dover accettare un mesetto di semplice lavoro per poter racimolare un gruzzoletto di un migliaio di euro andando a Cagliari. Ma la cosa ancora più strana è che trattandosi di catanesi la notizia non ha avuto un rilievo o la solita sfilata di interventi di costernazione da parte dei notabili della politica sicuramente impegnati a risolvere i problemi della gente: processo breve, caso Ruby, spariamo o no ai migranti, varie inchieste giudiziarie che riguardano sempre i politici etc… mentre delle morti che continuano ad esserci nel modo del lavoro e per il lavoro, lo sviluppo, la sicurezza dei cittadini, le infrastrutture, la sanità, che fanno più vittime delle guerre in atto, non interessa nessuno.

Tyssen, Mineo, Motta S.A. Varese, Padova etc. Ma quando la gente deciderà di dire basta ed indignarsi veramente nei confronti di questi signori. Quanti nostri figli che si rifiutano di sottostare alla logica clientelare devono ancora morire o scappare , magari con i barconi,da questa maledetta terra per vedere fiorire un pò di benessere e di dignitosa vita? Io faccio un invito ai miei colleghi ispettori del lavoro che ogni giorno senza mezzi con spese proprie e rischio personale cercano di contrastare questa maledetta piaga del lavoro nero e dello sfruttamento e mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro di non rassegnarsi e incentivare la battaglia contro questi dispensatori di morte. Altrettanto dico ai signori della politica cui da tanto tempo chiediamo inutilmente una legge ed i giusti mezzi per contrastare questo fenomeno, di non indignarsi più o di fare passerelle e promesse davanti al dolore dei familiari dei caduti sul lavoro, ritrovate per un attimo un briciolo di dignità, occorre veramente poco, dimettetevi sia che siate politici di professione o tecnici, ed agli assessori al lavoro e alla salute della regione Siciliana fate una cosa seria incentivate e rendete effettiva la legge per rilanciare l’attività degli Ispettorati del Lavoro e delle Asl. Dio ve ne renderà merito.

Saro Luca (ex ispettore del lavoro).


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