Riapre al pubblico la basilica|della Villa Romana del Casale - Live Sicilia

Riapre al pubblico la basilica|della Villa Romana del Casale

beni culturali
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Per la prima volta è stata aperta al pubblico la basilica della Villa del Casale di Piazza Armerina, la stanza in cui il padrone riceveva i suoi ospiti. In un primo momento visibile solo da lontano, da oggi questa importante e suggestiva parte della Villa è a disposizione dei turisti ampliando così il percorso di visita. E a maggio, in coincidenza con l’inaugurazione ad Aidone della Dea di Morgantina, saranno offerti ai visitatori anche gli appartamenti Nord di cui in questi giorni si sta completando il restauro dei mosaici che sono ritornati a splendere.

“Il restauro – ha detto l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Sebastiano Missineo – ha portato alla luce una parte inedita della Villa che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità. La Basilica si presenta in tutta la sua bellezza e finalmente, tolto l’intonaco che l’ha mortificata per anni, si possono ammirare gli straordinari marmi, il pavimento, le pareti e la nuova struttura di copertura in legno. La Villa del Casale, la cui apertura definitiva dovrebbe avvenire tra pochi mesi, con l’intera l’area di Morgantina e dopo il rientro della Venere, degli argenti e degli acroliti al museo di Aidone, si avvia a diventare un polo di grande attrattiva e qualità per l’offerta culturale e turistica non solo della Sicilia ma dell’intero bacino del mediterraneo”.

E’ stato il direttore dei lavori Guido Meli, ad accogliere il primo gruppo di turisti che oggi hanno potuto ammirare la Basilica per la prima volta mentre nella Villa i lavori procedono secondo la regola del “work in progress”, in attesa della fine del restauro – secondo le linee guida scelte dall’Alto Commissario che ha indirizzato il progetto redatto dal Centro regionale di progettazione e restauro – e dell’inaugurazione prevista ad autunno. Il restauro, finanziato tramite le risorse di Agenda 2000 (Misura 2.01 – Azione B), è partito nel 2007. Sinora sono stati spesi circa sette milioni di euro, la metà dell’importo previsto per l’intervento, somme impiegate per il restauro dei mosaici (circa 120 milioni di tessere, per oltre 3.500 metri quadrati) e degli affreschi, e per realizzare la nuova copertura in legno che copre l’intera villa e sostituisce il vecchio impianto in plastica e vetro.

Gli altri fondi saranno utilizzati, entro l’anno, per il completamento del tetto, per gli impianti, per un sistema di sicurezza all’avanguardia e per la sistemazione a verde dell’area circostante. L’ingresso attualmente costa 5 euro (la metà del biglietto intero, visto che il restauro è in corso e la visita non è ancora completa) ma l’assessorato regionale dei Beni Culturali sta pensando a un biglietto cumulativo con il museo che ospiterà la Dea, ad Aidone, e il sito archeologico di Morgantina. Con l’inizio dell’ora legale, gli orari di visita sono dalle 9 alle 19 (la chiusura della biglietteria è alle 18), tutti i giorni compresi i festivi.


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