Il potere logora chi ce l'ha - Live Sicilia

Il potere logora chi ce l’ha

Il potere logora chi ce l’ha. In Sicilia, è regola aurea. Con buona pace del divo Giulio che il contrario teorizzò, apponendo un sibillino “non” tra “chi” e “ce”. Il potere assoluto logora assolutamente. Salvatore Cuffaro in cella. Raffaele Lombardo indiziato pesantemente. Che la poltrona più alta di Palazzo d’Orleans porti sfiga? E perché in Sicilia i troni e le dominiazioni sovente vanno a sbattere contro la borsa da lavoro di un inflessibile pm? Davvero è tutta sfortuna?

Forse no. E bisogna ragionare per schemi generali, a prescindere dai casi in questione. La ferita sta nella qualità del consenso della politica. I peones si accontentano di promettere un posticino di lavoro a clienti di basso ceto. Se vuoi volare lassù, l’incontro con la mafia è una certezza. Talvolta sei tu, re alla ricerca di un regno, a bussare imprudentemente alla porta sbagliata. In altre occasioni, è Cosa nostra a picchiare violentemente le nocche sull’uscio della tua vita. E non è detto che sia colpa tua. Accade, semplicemente. La mafia detiene il controllo dei voti. La mafia ama il potente. E’ inaudito pensare che guardi dagli spalti la partita elettorale. Gli sfioramenti in campagna elettorale sono multipli. I boss non recano un distintivo con nome e qualifica.  Perciò è probabile che prima o poi un mafioso parli di un presidente. Innocenza o colpevolezza sono raffinati concetti giuridici. Se un capocosca ti indica, il sospetto è già una ghigliottina.

All’ultimo rigo, c’è la politica e c’è la gente. Due entità che usano il sospetto come una clava, per interesse privato. La politica utilizza l’ombra per proteggere o per attaccare. L’avversario si straccia le vesti come Caifa, invocando le dimissioni del presunto reo. Il sodale minimizza, si scopre improvvisamente garantista, nonostante documenti acclarati dimostrino un’ampia vocazione in senso contrario. La gente decide in base a simpatia o antipatia. Pochi si sottomettono all’imperio della lucidità.

In un contesto tanto degradato, governare diventa impossibile. Il potere logora chi ce l’ha e chi lo subisce. E’ una specialità siciliana. Vicino al sole l’Icaro presidenziale è destinato al rogo delle ali con successiva caduta.  Il rimedio? Si prega di chiederlo a interlocutori più saggi. Non abbiamo soluzione. Ma il logorio del potere esiste. E non è quasi mai possibile ritrovare la pace o risolvere la questione con un buon caffè.

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