La guerra sommersa dello striscione | con le parole di Peppino Impastato - Live Sicilia

La guerra sommersa dello striscione | con le parole di Peppino Impastato

Zen. Qualcuno non lo vuole
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C’è uno striscione allo Zen che sta provocando una silenziosa guerra. E’ artigianale. Un lenzuolo bianco. Una scritta con uno spray giallino: “La mafia è una montagna di merda”. Sono parole di Peppino Impastato. I giusti, di giorno, lo appendono. Quelli che vivono al buio, di notte, lo tolgono. I giusti lo rifanno. Provaci ancora, legalità. E sbagliate se considerate questo attacca-e-stacca una cronaca di secondo piano del degrado. E’ una storia con una ragnatela di significati. E’ una tela di Penelope, cucita e scucita, che dice molto. Lo Zen, nella sua pancia, tollera, suo malgrado,  perfino i carabinieri. La parte marcia del quartiere riesce a rigenerarsi dopo un blitz. Ma le parole fanno più paura. Potrebbero mozzare la testa dell’idra definitivamente.  Che danno potenziale con lo striscione davanti alla scuola. Tanti bambini, prossimi spacciatori, lo vedrebbero e magari comincerebbero a riflettere. Signor Mammasantissima, corruzione di minorenne è…

Dunque, lo striscione con la frase di Peppino era affisso alla scuola “Falcone”, appuntato dai volontari del Movimento “Zen Energie Nuove”. Da stanotte non c’è più. E non è l’unico episodio della guerra che si combatte per il predominio di uno stile di vita su un altro. Poche sere fa, Tony Passalacqua, un ragazzo del Movimento, è stato malmenato mentre tentava di piazzare il lenzuolo con lo spray giallino. Dopo un’assemblea dei volontari, è comparsa la bara rossa sui vetri della scuola elementare. I reucci autoctoni che amministrano il malaffare del quartiere temono le invasioni esterne, le influenze pericolose. I ragazzini sono l’oro del domani per spaccio e commercio. La mafia può accettare che lo Stato li ficchi in galera, ci sarà sempre il ricambio. Diventa insopportabile il guasto alla fonte, l’ostacolo alla sorgente di approvvigionamento della futura manodopera.

Gaetano Guarino, fondatore del Movimento, conferma l’accaduto: “Hanno portato via lo striscione. Noi siamo andati via alle sei di pomeriggio. Sarà accaduto di notte”. Il Movimento mira al salvataggio attraverso la bellezza dei luoghi. In un posto brutto è più facile che nascano persone incattivite. Scrive Guarino su Facebook: “Noi abbiamo sempre sostenuto che il recupero degli individui deve passare necessariamente dal recupero ambientale”. E’ la tesi di una micidiale e splendida rivoluzione. Ma le ombre che popolano la notte dello Zen non la vogliono. Devastano le aule, sporcano la scuola. Strappano via le parole che temono di più.

(seconda puntata) Nella foto i componenti del Movimento Zen Energie Nuove con lo striscione rimosso.

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