"L'esplosivo in casa Ciancimino?|Poteva far esplodere il palazzo" - Live Sicilia

“L’esplosivo in casa Ciancimino?|Poteva far esplodere il palazzo”

il procuratore ingroia
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I candelotti di esplosivo trovati nel giardino della casa palermitana di Massimo Ciancimino, erano sufficienti a far esplodere l’edificio di via Torrearsa. Lo ha detto il procuratore aggiunto Antonio Ingroia ai microfoni del tgr Rai. ”Non era innescato – ha aggiunto – e dobbiamo attendere la relazione tecnica, ma sembra vi fosse il pericolo di un auto-innesco accidentale”.

La procura di Palermo sta valutando la posizione di Ciancimino anche in relazione all’esplosivo trovato in casa in quanto il racconto del pacco ricevuto per minaccia e poi nascosto per non alimentare paure e tensioni in famiglia non sarebbe credibile.

I candelotti di dinamite inviati a Massimo Ciancimino erano accompagnati da un messaggio intimidatorio. E’ quanto, inoltre, riferito dal pm Antonio Ingroia, intervistato da Rainews. Il magistrato ha anche detto che sull’episodio ”è prematuro esprimere valutazioni: stiamo facendo verifiche. Va detto che è stato Ciancimino a indicarci il luogo in cui era custodita la dinamite”. ”E’ indubbio – ha aggiunto Ingroia – che le dichiarazioni rese da Ciancimino lo abbiano esposto a pericoli ed è possibile che siano state messe in atto delle intimidazioni”.

”Nella sua difesa Massimo Ciancimino dice, a dimostrazione della sua ‘buona fede’, che è stato lui stesso a fornirci il documento che ci ha consentito di provare la manipolazione”. Ha detto ancora Ingroia. Il documento originale dal quale è stato fotocopiato il nome di De Gennaro per manipolarlo e riprodurlo su una cartolina, ”ci è stato inviato per posta”, ha spiegato Ingroia. Il magistrato ha sottolineato che ”i documenti in fotocopia, proprio perché manipolabili, non li abbiamo mai ritenuti del tutto attendibili”. ”Ci siamo sempre mossi – ha concluso – con cautela e prudenza. Ciancimino non è mai stato ritenuto un collaboratore di giustizia. Anche dopo questo episodio, quelle dichiarazioni da lui rese, se avranno riscontri, saranno ritenute attendibili”.


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