Raid in scuola e rapina, cinque in manette - Live Sicilia

Raid in scuola e rapina, cinque in manette

Cinque persone son state arrestate in due distinti episodi, a Palermo, per una violenta incursione in un edificio scolastico e di una brutale aggressione a scopo di rapina nei confronti di una 58enne.

Nel corso del primo episodio, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico hanno tratto in arresto un 20enn, un 18enne e un 19enne, tutti incensurati, sorpresi nella flagranza del reato di furto aggravato in danno dell’Istituto Tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” di via Duca della Verdura. I tre sono stati sorpresi nei locali dell’istituto dove si erano introdotti attraverso una porta antipanico scardinata. Approfittando della conoscenza dei locali da parte di uno dei tre, già studente in passato dell’istituto, è stato facile per i complici entrare in possesso della chiave dell’aula multimediale, sottratta da una bacheca all’ingresso dove era custodita. Incuranti dell’allarme sonoro scattato a seguito dell’incursione, i tre hanno oltremodo indugiato nei locali, cercando di sottrarre quanta più refurtiva potessero. All’arrivo dei poliziotti, i tre erano già riusciti ad inscatolare 6 monitor “lcd” ed un proiettore. Già staccati dalle loro sedi e pronti per essere portati via un settimo monitor ed un termoconvettore.

Nel corso di un secondo episodio, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto Rosari Brusa, 27enne, un 18enne di Villabate e denunciato un 16enne, sempre di Villabate, tutti e tre responsabili del reato di rapina aggravata in concorso. I poliziotti hanno notato transitare in via Mariano Stabile, una vettura con tre giovani a bordo. Il conducente è fuggito ma è stato blocato in via Goethe. I tre hanno ammesso di aver commesso poco prima una rapina in via Villareale dove avevano preso di mira una donna vista passeggiare da sola su di un marciapiede. Lucido era stato costretto a fronteggiare l’inattesa resistenza della vittima caduta rovinosamente per terra. La vittima, pur in preda allo schock e quasi svenuta, ha gridato e fatto intervneire una pattuglia di polizia. Ad osservare la scena anche una donna, testimone della violenta aggressione e capace di annotare il numero di targa della vettura utilizzata per la fuga dai rapinatori. Il particolare, comunicato via radio alla pattuglia che aveva intercettato i malviventi, sarebbe servito ai poliziotti per avere la certezza di inseguire i responsabili della rapina. Lucido e Brusa venivano tratti in arresto mentre il terzo complice, in ragione dell’assenza di precedenti penali e della sua minore età, è stato denunciato in stato di libertà.


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