“Favoreggiamento personale e rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale aggravati”. Un fax inviato da una tabaccheria a due testate giornalistiche di primo piano a livello regionale con allegati documenti riservati e atti giudiziari. Lo scopo, secondo la Procura di Modica, sarebbe stato quello di “occultare i delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato italiano, di altri enti pubblici e delle Comunità europee; di emissione di fatture per operazioni inesistenti; di riciclaggio del denaro provento di tali attività illecite”. Per queste ipotesi è indagato l’avvocato Giovanni Calcaterra, il quale avrebbe “rivelato indebitamente notizie segrete concernenti il procedimento penale” pendente nei confronti di Mario Barone, Rosaria Suizzo, Riccardo Minardo, Giuseppe Ruta e Giuseppa Zocco.
Gli investigatori scoprono un fax inviato da “un’utenza istallata presso la rivendita tabacchi n.54 di Ragusa alle utenze telefoniche rispettivamente intestate a – Video Mediterraneo s.r.l., titolare delle emittenti televisive denominate “Mediterraneo 1” e “Mediterraneo 2”; – Domenico Sanfilippo Editore s.p.a., titolare della testata giornalistica denominata “La Sicilia”; – Soc. Coop. Gulliver a r.l., titolare dell’emittente televisiva denominata Telenova”.
Gli allegati contenevano “la prima pagina dell’Informazione di garanzia con contestuale informazione sul diritto di difesa della persona sottoposta alle indagini e decreto di nomina del difensore di ufficio” e “il Decreto di perquisizione e sequestro”. Calcaterra, scrivono i magistrati, avrebbe comunicato notizie apprese nella qualità di difensore, “avendo assistito – si legge negli atti – quale difensore, ad atti del procedimento stesso”. “In tal modo – aggiungono i pm – li aiutava ad eludere le investigazioni dell’autorità”.
