Cefop: è sciopero della fame|blocchi stradali in via Ausonia - Live Sicilia

Cefop: è sciopero della fame|blocchi stradali in via Ausonia

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Non si ferma, anzi assume aspetti più drammatici la protesta degli operatori dell’ente di Formazione Cefop. Già al terzo giorno di protesta sul tetto degli uffici di via Ausonia, i lavoratori hanno deciso di iniziare uno sciopero della fame, hanno cercato di entrare negli uffici dell’assessorato, forzando il cordone della polizia e hanno bloccato la strada di fronte l’assessorato. I lavoratori chiedono a gran voce di incontrare Lombardo. O, eventualmente, l’ex dirigente generale Patrizia Monterosso.

Sono una ventina sul tetto dell’assessorato Istruzione e Formazione, e non intendono scendere. “Abbiamo chiesto incontri – racconta uno dei dipendenti dal tetto di via Ausonia – con diversi deputati. Ma nessuno ci ascolta. Così, abbiamo deciso di iniziare lo sciopero della fame, nella speranza che qualcuno comprenda finalmente i nostri timori”.

Alcuni deputati avrebbero già manifestato l’intenzione di chiedere, anche nei limiti di una Finanziaria ancora incerta, gli strumenti per garantire la riassegnazione delle ore del Cefop. “Il governo invece – prosegue Compagno – mantiene la stessa linea. Per noi sarebbe la fine”.

Così, la volontà, anche attraverso l’intervento di Ugl e Uil, che ieri hanno presentato una bozza di “soluzione” per il problema dell’intera Formazione professionale, di incontrare il presidente Lombardo. “Nel piano che abbiamo presentato al presidente – spiega Giuseppe Messina dell’Ugl – chiediamo, tra le altre cose, il rispetto della delibera 350, il mantenimento degli strumenti a garanzia dei lavoratori, l’esclusione dei costi delle sede regionali dal regime del parametro unico. Speriamo che il governo ritorni sui suoi passi, perché quello della Formazione sta diventato davvero un problema sociale di grandi dimensioni”.

“La disperazione – dice Toni Provenzale dei Cobas Codir, che sta sostenendo la protesta dei lavoratori – rischia di trasformarsi in rivoluzione. Siamo in una situazione balorda. I lavoratori stanno vivendo un vero e proprio dramma, nella totale indifferenza della Regione. In questo momento – continua Provenzale – all’Ars si discute della ‘tabella H’, vale a dire di come spartire i soldi a enti e associazione che fanno capo a politici. E non si capisce che l’indifferenza può essere molto pericolosa”.

Chiedono una risposta a Raffaele Lombardo, quindi i lavoratori del Cefop. Dal governatore, in effetti, circa un mese fa erano giunte rassicurazioni sul rispetto di uno dei punti della delibera che prevedeva il “trasferimento” dei lavoratori di enti definanziati in altre strutture. Insomma, il mantenimento di un lavoro e di uno stipendio. “Se, però, il presidente non potesse accoglierci – dice Compagno – chiediamo di incontrare almeno il suo capo di Gabinetto Patrizia Monterosso. Lei è un’esperta nel settore e sicuramente comprenderà le nostre richieste”.

Intanto, parte lo sciopero della fame: “Siamo qui da due notti – conclude Compagno – e non intendiamo fermarci. La nostra protesta non ha limiti. Non ci fermeremo finché non avremo una risposta positiva. E se questa non arriverà, siamo pronti ad alzare ancora un po’ il tiro”.


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