Sanità, niente fondi Fas in vista|E la Regione attinge al fondo di riserva - Live Sicilia

Sanità, niente fondi Fas in vista|E la Regione attinge al fondo di riserva

la circolare del ragioniere generale
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Niente rimborso delle missioni per i dipendenti regionali. Né voci straordinarie, o premi per i manager dell’amministrazione regionale. E nessun aumento in vista nei contratti dei funzionari della Regione. Tutte queste spese – inserite in alcuni capitoli del fondo di riserva – sono congelate, secondo un impegno che la Regione aveva preso col Commissario dello Stato quando si è approvata la Finanziaria.

I fondi Fas tanto attesi non sono ancora arrivati in quanto – precisa una nota del Ragioniere generale della Regione, Enzo Emanuele – è ancora in corso “la trattazione con le autorità ministeriali”. Ma la Sanità, in un modo o nell’altro, deve andare avanti. Così Emanuele ha inviato una circolare a tutti gli uffici di Gabinetto della giunta, alla Segreteria generale, ai Dipartimenti regionali, agli uffici speciali, alle ragionerie centrali, alle aree e servizi del dipartimento Bilancio e Tesoro, alle aree e servizi del dipartimento Finanze e Credito. E, per conoscenza, alla Corte dei Conti.

La missiva, insomma, allerta tutti, ma proprio tutti, che la Ragioneria ha fatto ricorso all’accantonamento di una somma complessiva pari a 605 milioni di euro, “destinata – si legge nella nota – all’integrale finanziamento della spesa sanitaria in argomento nel caso di un eventuale diniego di autorizzazione all’utilizzo delle risorse del Par Fas per le finalità di cui trattasi”. In soldoni, gli oltre seicento milioni di euro sono prelevati dai fondi di riserva, nel dettaglio dai fondi “da ripartire per oneri del personale”, dai fondi destinati al “rinnovo contrattuale del personale degli enti regionali”, nonché dai fondi per le “restituzioni e i rimborsi di imposte e relativi interessi e penalità”.

Scrive Emanuele: “Al fine di non compromettere la corretta gestione finanziaria […] si raccomanda alle amministrazioni in indirizzo di valutare con estrema attenzione e oculatezza il ricorso all’utilizzo delle risorse da prelevare […] in attesa della conclusione delle trattative in questione (quelle col Ministero, ndr), il cui termine è fissato al 31 luglio 2011. Si invitano altresì, gli stessi uffici – prosegue Emanuele – a prestare la massima attenzione affinché, nello svolgimento della loro attività gestionale, non siano effettuate a carico diretto del bilancio regionale spese che non presentino carattere di urgenza e indifferibilità e che non siano strettamente collegate al funzionamento minimo dell’apparato amministrativo della Regione o degli enti dalla stessa controllati e vigilati”.

Insomma, i fondi Fas per la Sanità non arrivano e le risorse vanno recuperate dai fondi che la Finanziaria aveva destinato ad altre aree dell’amministrazione. Dunque occhio alle spese, perché potrebbe non esserci la copertura finanziaria. Non a caso il ragioniere generale della Regione chiude la circolare avvisando che saranno accolte soltanto le richieste relative alle spese obbligatorie, debitamente motivate e documentate.

“Si tratta soltanto di un preallarme, di un atto dovuto – precisa Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio all’Assemblea Regionale – Era un impegno che la Regione aveva assunto col Commissario dello Stato, qualora allo scadere dei sessanta giorni dall’approvazione della Finanziaria non fossero ancora arrivati i fondi Fas. Così è stato e il ragioniere generale aveva il dovere di segnalare una situazione già nota, rispetto alla quale ho il sospetto che si arrivi a una risoluzione in tempi relativamente brevi”.


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