Ho da sempre combattuto e denunciato i rischi di infiltrazioni mafiose nel porto di Palermo, che – negli anni della mia sindacatura e anche in tutti gli anni seguenti – ho dichiarato non poter essere una area off limits rispetto alla legalità. La cronaca sulle polemiche provocate dalle mie prese di posizione è nota e assai ricca. Ho denunciato, con atti parlamentari e dichiarazioni alla stampa, iniziative fallimentari sostenute dal Presidente della Autorità Portuale (valga, per tutte e da ultimo, la vicenda T Link, con i risvolti giudiziari penali e lo spreco di denaro pubblico per una impresa fallimentare- mangiasoldi pubblici ) e ho denunciato, con atti parlamentari e – da Sindaco- con azioni giudiziarie, operazioni e interventi su aree portuali, illegittimamente ricomprese nella competenza della autorità portuale e affidate alla speculazione.
Ho sostenuto , sostengo e sosterrò l’azione della Prefettura, chiedendo con forza , in una pubblica assemblea, alla Newport di fornire ogni utile collaborazione agli organi dello Stato per allontanare e colpire , con inflessibilità e immediatezza, chi ha rapporti con la mafia e per salvaguardare il lavoro di chi non ha e non intende avere rapporti con interessi mafiosi e rivendica il diritto al lavoro, contrastando ogni tentativo speculativo in danno di tale diritto.
