La poliziotta e le telefonate ai boss | Le spiegazioni agli inquirenti - Live Sicilia

La poliziotta e le telefonate ai boss | Le spiegazioni agli inquirenti

Operazione Hybris
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Il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e il sostituto Maurizio Agnello hanno sentito per oltre due ore la funzionaria di polizia Rosy La Franca. La poliziotta, come emerge dalle intercettazioni dell’inchiesta Hybris, avrebbe tenuto contatti telefonici quasi quotidiani con il capo famiglia del Borgo Vecchio e boss della Kalsa Luigi Abbate, detto Gino ‘u Mitra, sperando che questi la portasse al boss latitante Antonino Lauricella. In una conversazione la poliziotta avrebbe anche chiesto aiuto al capomafia per ritrovare l’auto che le era stata rubata. Gino ‘u Mitra il 15 giugno scorso avrebbe portato gli agenti a un passo da Lauricella, soprannominato ”Scintilluni”: i due mafiosi sono in lotta per il controllo del quartiere Kalsa, quindi il capomafia aveva tutto l’interesse a fare arrestare il rivale.

Ma il blitz fatto dagli agenti del commissariato senza che gli altri organi di polizia e la Procura ne fossero informati non ha avuto esito positivo. Il dirigente di commissariato questo pomeriggio ha fornito delle spiegazioni al suo comportamento dicendo di aver saputo solo dopo che la Dia stava cercando il latitante. La Franca non è indagata. Ma le sue “frequentazioni” con Gino ‘u Mitra, condannato più volte per mafia e estorsione, sono state stralciate dall’inchiesta che ha portato in cella 37 esponenti mafiosi dei mandamenti di Pagliarelli e Borgo Vecchio, tra cui Abbate, e sono confluite in un altro fascicolo.


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