Un centro estivo per disabili gravi nel cuore della città - Live Sicilia

Un centro estivo per disabili gravi nel cuore della città

Qualcuno ha imparato a fare domande, qualcun altro ad aspettare il turno per tirare la palla, a stare seduto e ascoltare. Regole importanti per i bambini, veri miracoli per chi è affetto da autismo, una patologia che colpisce sei bambini su mille in Sicilia. Sono i risultati importanti nel campo del potenziamento delle capacità relazionali e di autonomia raggiunti dai 22 piccoli affetti da Disturbi pervasivi dello sviluppo, fra i 3 e gli 10 anni, che per tutto il mese di luglio hanno partecipato al progetto innovativo dell’Aias in un’oasi di verde in città dedicata ai disabili gravi. Un impegno assunto dal presidente dell’Aias di Palermo, Giorgio Di Rosa, con le famiglie e concretizzato nel centro di via Carmelo Raiti, a due passi dalla cittadella universitaria.

Nell’acqua della piscina o all’ombra dei pini, i bambini hanno frequentato per due pomeriggi a settimana attività ludico-motorie organizzate da un’équipe di personale specializzato, guidata dalla coordinatrice logopedista dell’Aias Elena Nocera, coadiuvata dalla psicologa, Giuliana La Marca. Fanno parte integrante del progetto due logopediste, 4 neuropsicomotricisti, un neuropsichiatra infantire, un neurologo e due assistenti socio-sanitari. “Ad oggi mancano reali opportunità di integrazione con i pari, che consentirebbero a questi bambini di generalizzare le abilità comunicative e relazionali acquisite nei percorsi riabilitativi individuali – sottolineano le due coordinatrici -. Palermo è sprovvista di strutture sanitarie pubbliche in grado di offrire servizi riabilitativi convenzionati, finalizzati al potenziamento delle abilità sociali nei bambini affetti da autismo”. Il progetto, reso possibile con un piccolo contributo dei genitori, ha fornito anche un reale supporto alle famiglie dei bambini, per migliorare la qualità della vita al suo interno, riducendo lo stress e l’isolamento sociale, creando momenti di aggregazione serale e di confronto.

Ma la struttura di tremila metri quadrati, con angolo pizzeria e barbecue, non chiuderà. Ancora per tutto il mese di agosto la piscina e il giardino continueranno ad ospitare ogni giorno circa 60 disabili gravi, assistiti nei centri semiresidenziali dell’Aias di via Gramsci e di via Raiti. Trascorrere mattinate intere a nuotare costituisce l’unica vacanza possibile per persone affette da tetraparesi spastica e altre gravi disabilità. “Le spiagge sono poco attrezzate per i disabili e le famiglie si trovano in grave difficoltà – spiega Giorgio Di Rosa, presidente provinciale dell’Aias, che vive in prima persona i disagi di un padre alle prese con un figlio in carrozzina -. Così già da qualche anno abbiamo deciso di dare a questi ragazzi il diritto a divertirsi. Il mio invito alle famiglie è quello di uscire fuori, di far vedere all’esterno i propri figli disabili, perché non c’è motivo che vengano penalizzate due volte”.


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