Ance Calabria e Sicilia unite | in un comitato anticrisi - Live Sicilia

Ance Calabria e Sicilia unite | in un comitato anticrisi

EDILIZIA
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Un comitato di crisi fra Ance Calabria e Ance Sicilia, per realizzare indagini sul territorio ed elaborare proposte innovative da presentare agli organi governativi competenti; nonché un tavolo tecnico che elaborerà una prima piattaforma programmatica comune di Sicilia e Calabria utile allo sviluppo del settore delle costruzioni.

Sono le iniziative avviate dai Comitati regionali di Presidenza di Ance Calabria e di Ance Sicilia, presieduti rispettivamente da Francesco Cava e Salvo Ferlito, che si sono riuniti a Messina con la partecipazione di numerosi presidenti e componenti della associazioni provinciali di entrambe le Regioni.

Queste decisioni sono state assunte dopo avere affrontato ed approfondito tutte le tematiche legate allo sviluppo del settore edile. Gli interventi hanno sottolineato la necessità di creare forti sinergie fra le due regioni per affrontare i tanti punti di criticità che le imprese edili registrano in questa fase di particolare congiuntura economica.

Il comitato di crisi e il tavolo tecnico potranno favorire, con le loro proposte alle istituzioni competenti, il superamento dei gravi disagi causati dalla mancanza di fondi pubblici e dalla lentezza della spesa comunitaria: in particolare il blocco dei fondi FAS che, di fatto, condiziona pesantemente lo sviluppo del Mezzogiorno, soprattutto della Calabria e della Sicilia. Non sono mancati precisi riferimenti al blocco delle risorse destinate all’edilizia abitativa, all’inefficienza della Pubblica amministrazione, ai ritardati pagamenti alle imprese, oltre che alla questione legata allo stanziamento dei fondi per le opere infrastrutturali al Sud.

I presidenti regionali Francesco Cava e Salvo Ferlito hanno spiegato che “in un Paese in cui prevalgono le divisioni ed i localismi, l’unità di intenti e di azione di Ance Calabria e Ance Sicilia, con le conseguenti sinergie extraregionali, rappresenta un segnale forte che speriamo possa incidere più decisamente sulle politiche di sviluppo economico delle due regioni”.


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