"Niente tatticismi e giochi interni | Adesso il Pd deve decidere" - Live Sicilia

“Niente tatticismi e giochi interni | Adesso il Pd deve decidere”

Parla Antonello Cracolici
di
3 min di lettura

“L’azione del governo tecnico è servita ed è stata utile, ma adesso rischiamo di fermarci in mezzo al guado: non possiamo restare in questa ‘terra di nessuno’, non possiamo gettare tutto al vento in nome di tatticismi e giochi interni. La peggiore cosa che può fare la politica è rinviare le decisioni: per questo chiedo al PD di decidere, e di farlo subito”.  Lo ha detto il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, nel corso di una “riunione con i ‘compagni di viaggio’, amici del PD e sostenitori dell’associazione Demos”. “E’ il momento – ha aggiunto –  di mettere in campo una proposta politica che si basi su un’alleanza e su un governo. Poi, insieme, valuteremo cosa fare alle elezioni: il punto di partenza non può essere ‘alleiamoci per andare alle elezioni’, deve essere ‘alleiamoci e, quando si andrà al voto, ci andremo insieme’. Una cosa è certa: il prossimo anno saranno chiamati al voto 140 comuni siciliani, fra cui Palermo: questa è una buona ragione per fare un’alleanza”.

Molti i punti affrontati, dal ruolo del Partito Democratico rispetto al governo della Regione alla “caccia alla casta”, dalla nuova “questione morale” alle prossime elezioni amministrative a Palermo.

‘Caccia alla casta’

“In questi giorni stiamo assistendo ad una pericolosa campagna antipolitica: la ‘caccia alla casta’, un fenomeno che non è solo siciliano. Si sta volontariamente e scientificamente alimentando il sentimento diffuso contro i ‘politici tutti ladri’, la logica del ‘quelli del Palazzo sono tutti uguali’. Questo non vuole dire che oggi vada tutto bene o che dobbiamo sottovalutare questo malumore sempre più profondo: ci sono privilegi alimentati e voluti da una parte politica che vanno cancellati, ci sono sprechi che hanno alimentato sacche di clientele che vanno eliminati, ma è inaccettabile che le colpe cadano indistintamente su chiunque oggi faccia politica. Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro con il presidente della Regione, ho fatto notare che per attuare i tagli annunciati dal governo attraverso i giornali – dalle auto blu, ai consulenti, agli uffici di gabinetto – non c’è bisogno di una legge, basta un atto amministrativo che si può fare in un minuto. Questa posizione è stata ‘tradotta’ e riportata da una parte della stampa con articoli sulla ‘casta che rinvia i tagli’. Siamo di fronte ad una deriva pericolosa”.

Questione morale

“La vicenda Penati mi ha turbato. Quando dico che ho piena fiducia nella magistratura non è uno slogan, lo penso davvero: i magistrati facciano il loro lavoro, alla fine se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare, senza se e senza ma. Quello che non digerisco, però, è un certo giustizialismo preventivo che sta montando anche all’interno del nostro partito. Dobbiamo stare attenti a non cadere nella trappola, perché il rischio è che questa vicenda venga strumentalizzata, distorta nell’opinione pubblica per far passare l’idea che ‘siamo tutti uguali’. Ho la sensazione che più ci avvicineremo alle elezioni, più sarà virulento il tentativo di convincere la società che non ci possa essere alternativa al berlusconismo. Andiamo incontro alla delegittimazione della democrazia partecipata e dei partiti: ma dopo vent’anni con Berlusconi dobbiamo impedire che questo caos, questo ‘disgusto collettivo verso i politici’ che richiama fin troppo il post-tangentopoli, abbia come conseguenza l’arrivo di un altro ‘salvatore della Patria’, un’altra canzoncina alla quale abboccare”.

Amministrative Palermo, iniziativa Demos

“L’associazione Demos è al lavoro per organizzare una ‘tre giorni’ di incontri, seminari e dibattiti, che si terrà a settembre. Nel corso di questo appuntamento – sarà necessario l’aiuto e la collaborazione di tanti amici di Demos, ai quali chiedo di impegnarsi fin d’ora con proposte e idee – analizzeremo la situazione politica a 360 gradi: avremo importanti ospiti nazionali, ma al centro dell’iniziativa credo sia necessario mettere le prossime elezioni amministrative a Palermo. Questa città è stata devastata dal ‘modello Cammarata’, e sottolineo che è stato il modello amministrativo – e non la singola persona – a portarci a questa situazione drammatica. A settembre discuteremo insieme la nostra proposta, e la candidatura da mettere in campo”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI