Sprechi, la parola|ai capigruppo dell'Ars - Live Sicilia

Sprechi, la parola|ai capigruppo dell’Ars

le loro proposte
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Sugli sprechi alla Regione Siciliana Raffaele Lombardo si è detto inflessibile e ha dichiarato guerra a ogni dispendio non dovuto di denaro pubblico. Ha anche lanciato un appello a segnalare i casi con i quali i cittadini vengono a contatto. Live Sicilia ha risposto all’invito del governatore e ha dedicato lo speciale della domenica a una carrellata di sprechi dei quali si era già occupato il nostro quotidiano. Ma cosa ne pensa la politica della ‘rivoluzione lombardiana’? Abbiamo chiesto ai capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana di segnalare al presidente uno spreco che considerano più grave degli altri.

Secondo Rudy Maira, capogruppo del Pid all’Ars, “le indennità parlamentari sono un problema marginale. Certamente, ridurre i nostri compensi servirà a dare un segnale, ma tolti quelli i problemi della Sicilia resteranno e la politica si renderà conto che è tempo di affrontare temi reali, come il lavoro o la disoccupazione giovanile. Lo spreco maggiore? I soldi che tornano all’Unione Europea, perché siamo incapaci di spenderli. La colpa è dell’inadeguatezza della programmazione, conseguenza dello smantellamento del settore della programmazione operato da Lombardo. Quando al 31 dicembre spediremo indietro dieci milioni di euro, quanti posti di lavoro avremo perso? Il guaio è che è il terzo o il quarto anno che li rispediamo indietro”.

E ancora, Innocenzo Leontini, capo del gruppo dei berlusconiani, sostiene che “il danno maggiore di questo governo sono le nomine e le consulenze. Attenzione, non che siano l’unico problema, ma di certo sono le meno giustificabili e le più evidenti spese clientelari. E poi da due anni chiediamo di eliminare la tabella H, il cui contenuto clientelare è sotto gli occhi di tutti. Dal governo ci hanno sempre risposto di sì, ma poi al momento di abolirla in Aula si sono opposti con tutte le loro forze”

Anche per i finiani, rappresentati dal leader a sala d’Ercole, Livio Marrocco, “lo spreco maggiore sta nei circa 50 milioni destinati ogni anno alla tabella H. La cultura è una cosa importante ma, diciamolo, capita anche che oltre alla cultura tra quei progetti ci sia dell’altro e quello va di certo eliminato. Dimezzare le indennità parlamentari non salverà la Sicilia. Abbiamo fatto un calcolo: passare da 90 a 70 deputati farà risparmiare circa 6 milioni di euro. come vediamo, i grandi numeri vanno rintracciati altrove, per questo la tabella va ridimensionata. Per questo riguarda le indennità, in ogni caso, credo che sia più che giusto, intanto, azzerare i privilegi”.

Secondo Giulia Adamo, alla guida dei casiniani dell’Udc, da settembre sarà necessaria “una ricognizione degli sprechi. Chiederemo di stilare delle liste, come per le auto blu o le consulenze. Quante sono, per esempio, le auto blu? Chi le utilizza? Altrimenti rischiamo di parlare tanto, senza riuscire a concretizzare le nostre proposte”.

Decisamente più politically correct i leader dei maggiori gruppi parlamentari che sostengono il governo regionale, Francesco Musotto (Mpa) e Antonello Cracolici (Pd). Il consiglio di Musotto al governatore è che “forse sarebbe il caso di ridurre le chiamate esterne alla Regione, in tutti i sensi”. Mentre Cracolici suggerisce “di mettere mano alle opere pie”.

Titti Bufardeci, a capo dei miccicheiani, inoltre, attacca sui costi del governo tecnico: “uno spreco assoluto – dichiara – non giustificato, peraltro, dai risultati deludenti”.

Chiude la carrellata Nunzio Cappadona, a capo del gruppo ‘Alleati per la Sicilia’, secondo il quale è indispensabile “abolire le Province e promuovere i consorzi di Comuni, trasferendo più poteri agli enti locali”.


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