Ai palermitani non piace camminare granché. Fanno testo gli innumerevoli parcheggi in doppia, talvolta anche terza fila. Nel quartiere Kalsa, a Palermo, e precisamente all’Oratorio dei Bianchi, una struttura le cui fondamenta risalgono alla fine del quattrocento, molti arrivano in motorino. Ma non ci si ferma all’entrata. Si entra anche. Le immagini che vi mostriamo, grazie a una segnalazione anonima, mostrano alcuni dipendenti comunali entrare all’interno dell’edificio e varcarne la soglia con i propri scooter.
All’interno della struttura, che prima di entrare in possesso della Regione siciliana ha sopportato incendi, terremoti e bombardamenti, è conservata la porta lignea Bab el Fotik dalla quale passò Roberto il Guiscardo nel 1071 nella presa della città da parte dei Normanni, e poi decorazioni di Gaspare Fumagalli, e, ancora, gli stucchi di Giacomo Serpotta.
L’Oratorio della Nobile, Primaria e Real Compagnia del Santissimo Crocifisso – questo è il suo vero nome – il cui restauro è costato fior di milioni di fondi pubblici, adesso fa anche da parcheggio.