Piccole storie di maleducazione: | "Allontanano la città migliore" - Live Sicilia

Piccole storie di maleducazione: | “Allontanano la città migliore”

Villa Filippina. Il Festival della legalità
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Dal mancato uso del casco e della cintura di sicurezza al non pagamento del biglietto dell’autobus, dall’acquisto di cose contraffatte al mancato controllo del rilascio dello scontrino. E ancora i mozziconi di sigarette gettati nelle strade, le macchine posteggiate in doppia fila o nei marciapiedi. Si parla di “Piccole storie di maleducazione quotidiana” al quarto appuntamento con il Festival della Legalità sotto il sole battente a Villa Filippina. Se ne discute tra il serio e il faceto con il contributo dei vertici delle forze dell’ordine e con degli artisti palermitani, che per farlo usano l’arma dell’ironia. “Una mattina per sentir parlare di legalità anche con il sorriso”, come dice in un suo intervento un professore di una delle classi invitate all’incontro.

Apre il dibattito, moderato dal giornalista Salvo Toscano, il questore di Palermo Nicola Zito: “I piccoli gesti di poca educazione comportano l’allontanamento alla costruzione di una città migliore. Mi sembra inutile dirvi cosa dovete e non dovete fare – dice rivolgendosi ai ragazzi -Ma dobbiamo trovare la forza anche nei piccoli gesti di rompere la catena dell’illegalità, perchè questo non è mica solo un compito esclusivo delle forze dell’ordine. Siamo tutti una squadra, dei diritti ne beneficiamo tutti, la costruzione di una città migliore passa da ognuno di noi”.

A far riflettere i ragazzi sull’importanza dei piccoli gesti anche il comandante provinciale della guardia di finanza, Stefano Screpanti: “La merci contraffatte sono spesso pericolose per la salute, e soprattutto, alla lunga il loro acquisto alimenta una situazione di illegalità generale, facendo un grave danno alle imprese che subiscono concorrenza sleale”. E aggiunge: “Chi evade il fisco non è un simpatico furbetto ma anche lui è uno che danneggia tutti: lo scontrino non è qualcosa di banale ma è quello che ci consente di usufruire dei servizi dello Stato. Pretendere il rispetto della legalità è conveniente per tutti. Ma bisogna esserlo per primi noi stessi”. Sono invece parole di conforto e speranza per la città quelli di Teo Luzi, comandante della’Arma dei carabinieri: “Io ho la percezione di qualcosa che va cambiando giorno dopo giorno, questa manifestazione ne è un esempio. Poi non bisogna pensare che nelle altre città sia tutto perfetto: magari il fenomeno dell’illegalità è solo più sommerso. Non piangiamoci sempre addosso- conclude-. Penso che arriveremo a raggiungere obiettivi sempre migliori. Questa non è certamente una città che sta regredendo”.

Mentre Sasà Salvaggio e “le Iene” Le Malerbe e Pif regalano dal palco risate e anneddoti: “Le iene campano grazie alla abitudine degli italiani” dice Pif, che poi con toni più seriosi spinge il giovane pubblico alla riflessione: “Non c’è niente di più bello che essere in regola anche per pretendere che ci siano servizi efficenti. Chi sta sulla ragione può battere i pugni, solo se pago il biglietto dell’autobus posso lamentarmi del suo ritardo”. E conclude con un invito: “Ragazzi- dice- leggete le storie delle persone che sono morte per mano mafiosa, ma pensatele come se fossero ancora vive: questo sarà uno stimolo in più per pagare il biglietto. Vedrete che se le penserete ancora vive vi verrà naturale farlo”.


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