La legge sull'agricoltura senza il Pid: | "Inficiata l'intesa con Pdl e Grande Sud" - Live Sicilia

La legge sull’agricoltura senza il Pid: | “Inficiata l’intesa con Pdl e Grande Sud”

Il capogruppo all'Ars Maira
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La legge sull’agricoltura è passata, ma ha lasciato delle evidenti crepe tra i partiti dell’opposizione. Un clima, per la verità, già non del tutto sereno, dopo le “frenate” di Grande Sud di fronte alla proposta della mozione di sfiducia a Lombardo. Clima avvelenato oggi, dopo una votazione del ddl che “non ha tenuto conto” degli emendamenti di Pid, i cui esponenti erano a Roma per impegni istituzionali. Un partito che, stando alle parole del suo capogruppo, non è stato “tutelato” dai “colleghi” dell’opposizione.

“Prendiamo atto con rammarico – ha dichiarato infatti Rudy Maira – che, in assenza dei deputati Pid impegnati a Roma ieri per una direzione politica, nessuno tra i colleghi dei partiti dell’opposizione regionale ha fatto propri i nostri emendamenti alla legge sull’agricoltura e la pesca che puntavano a dare concretezza ad interventi per lo sviluppo e il sostegno di questi due settori. Le richieste degli allevatori, nonché quelle del movimento dei forconi e delle aziende agrituristiche sono state disattese da chi ieri ha votato la legge sull’agricoltura e la pesca. Di fatto è stata inficiata la nostra alleanza con il Pdl e Grande Sud. Prendiamo atto – ha aggiunto – che nonostante l’accordo tra tutti i gruppi per il rinvio ad oggi dell’esame del testo, ieri l’Aula ha lavorato con soli 12 deputati nell’esame degli emendamenti senza che nessuno dei nostri alleati chiedesse la verifica del numero legale e il rinvio di un giorno dei lavori”.

Insomma, i deputati di Pid si sentono in qualche modo “traditi” dagli amici: “Non ci è stato garantito – ha spiegato infatti Maira – di dibattere su norme che avevamo proposto badando al contenimento dei costi con l’accorpamento dell’Aras nell’Istituto sperimentale zootecnico. Un nostro emendamento, inoltre, dava la possibilità alle aziende agrituristiche di beneficiare dei contributi ministeriali per l’avviamento al lavoro dei giovani con progetti di valorizzazione di aree rurali in siti culturali. Infine – ha concluso – puntavamo all’istituzione dell’Osservatorio regionale per il mercato dei prodotti biologici e la formazione professionale e continua dei marittimi”.


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