L'Asp di Trapani nella bufera:| "Mette all'asta il lavoro" - Live Sicilia

L’Asp di Trapani nella bufera:| “Mette all’asta il lavoro”

sanità, la denuncia
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L’Asp di Trapani è pronta ad assumere nuovo personale ausiliario. E per farlo non si avvarrà direttamente della graduatoria per titoli dei candidati, ma si accinge a pubblicare una gara d’appalto per esternalizzare il servizio. È questa, in sintesi, la denuncia di Giulia Adamo (nella foto), capogruppo dell’Udc a sala d’Ercole, che punta il dito contro la sanità trapanese: “Il bando di gara – accusa l’esponente centrista – metterà all’asta il lavoro”.

Un appalto da oltre 7 milioni di euro per la durata di quattro anni. L’impresa che si aggiudicherà la gara si occuperà di trasporto di materiale sanitario, ritiro referti, ritiro e consegna d materiale sterilizzato o da sterilizzare, trasporto salme, accompagnamento dentro gli ospedali dei pazienti non deambulanti, pulizia dei nosocomi e delle attrezzature sanitarie, nonché di attività di portierato, facchinaggio e giardinaggio. Intanto i precari dell’azienda sanitaria non ci stanno e già 24 ore prima che il bando sia pubblico, hanno presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti contro l’iniziativa dei vertici aziendali.

“Domani – dice Giulia Adamo – si dovrebbe celebrare una gara d’appalto per esternalizzare i servizi di supporto logistico e di portierato, facchinaggio e giardinaggio affidandoli ad una cooperativa. Un fatto clamoroso e grave dal momento che la stessa azienda sanitaria aveva pubblicato una graduatoria per la selezione pubblica per titoli per “Ausiliario specializzato”. Il bando va immediatamente revocato per dubbi profili di legittimità”.

Adamo, infatti, si chiede su cosa si intenda giocare il ribasso. “Ancora una volta – dice – ad essere schiacciato sarà il lavoratore e l’intero sistema sanitario. Il costo di una cooperativa, in linea di principio, è infatti superiore rispetto ad una assunzione diretta. Ci sono, oltre a quanto dovuto al lavoratore stesso, anche i costi di gestione della cooperativa. Non vorremmo che, ancora una volta, la Sanità in Sicilia facesse ricorso a quel sistema di assunzione, dal sapore clientelare, che ha tenuto sotto scacco l’intero sistema mortificandone professionalità e sviluppo”.


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