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No accordi? No Imu…

Armao; per ora no. E addio alla 104
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Non si applica per ora in Sicilia il pagamento dell’Imu la nuova tassa sulla prima casa prevista dal governo. “La sua entrata in vigore è incerta fino a quando non sarà definito il pacchetto del federalismo fiscale – dice l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao -. E’ da oltre un anno che chiediamo al governo nazionale la piena attuazione delle norme finanziare previste dallo Statuto. Questo ritardo oltre ad avere provocato danni alla Regione adesso li causerà anche agli enti locali e allo Stato”.

“Aspettiamo – aggiunge Armao – di essere convocati dal governo, noi siamo pronti da tempo”. A livello nazionale la stangata prevista dalla Imu è di circa 11 miliardi di euro complessivi che potrebbe tradursi in un aggravio per una casa media, 80 metri quadri in una zona di non particolare pregio di una grande città, di oltre 400 euro per la prima casa, sulla quale oggi non si paga l’Ici. Ma sulla seconda casa l’aggravio annuo potrebbe superare i 500 euro. Pesa anche, nel calcolo, non solo la reintroduzione di fatto dell’Ici sotto forma di Imu ma anche la rivalutazione del 60% dei valori catastali.

La legge 104
“Il Ddl di esercizio provvisorio introduce l’abolizione del regime speciale previsto per i dipendenti regionali di godimento della legge 104: torniamo adesso alla normalità”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, al convegno della Cisl-Fp, denominata ‘Una regione piu’ efficiente: risorse e ostacolì. “La nostra specialità regionale – ha concluso – va letta in positivo, per quello che riesce a offrire a tutti e non solo a pochi. Il Ddl passa adesso all’Ars che speriamo possa approvarlo in pochi giorni”.


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