Evasori, è caccia totale - Live Sicilia

Evasori, è caccia totale

I nomi dei coinvolti
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Pugno duro contro gli evasori fiscali a Palermo. Nuovo sequestro preventivo per equivalente voluto dal Dipartimento per la lotta alla criminalità economica della Procura ed eseguito dai finanzieri del Comando provinciale. A chi evade le tasse viene sotratto un patrimonio dello stesso valore delle imposte non pagate.

Il provvedimento ha riguardato la società Arti Grafiche Salerno di Attilio Salerno che si era “dimenticato” di segnalare al fisco oltre 5 milioni di fatturato nel periodo 2005 – 2010. E’ stato così sequestrato l’intero complesso dei beni aziendali della società, che nel frattempo ha chiuso i battenti, tra cui un furgone, diversi arredi, tre computer, un carrello elevatore ed altre attrezzature tecniche; all’amministratore sono stati sequestrati un immobile, tre autovetture e un motociclo.

Sempre nel campo della grafica pubblicitaria operavano due ditte individuali – Grafica 2001 di Antonina Lo Piccolo e Grafica Pipitone Giuseppe,  i cui titolari, marito e moglie, pur avendo fornito le proprie prestazioni a note agenzie pubblicitarie e a numerose imprese palermitane, sono risultati evasori totali dal 2005 al 2010. E’ stato accertato che i due si erano anche prestati ad emettere fatture gonfiate per favorire i clienti che avevano bisogno di far lievitare artificiosamente i costi di esercizio. Circa 3 milioni di euro i ricavi non dichiarati al fisco. Sotto sequestro sono finiti due appartamenti, tre garage, un furgone e tre motocicli, oltre a disponibilità finanziarie per circa 17 mila euro.

Altri due provvedimenti di sequestro hanno, infine, interessato un’altra coppia di imprenditori. La moglie, Licia Guccione, rappresentante legale della Capricorno srl, società per la gestione del proprio patrimonio immobiliare, ed il marito, Giovanni Marchese, amministratore di una ditta che si occupa di lavori edili e impiantistica. La prima aveva evaso le imposte omettendo la contabilizzazione di una plusvalenza da 1,7 milioni di euro derivante dalla vendita di terreni edificabili ed applicando un’aliquota Iva ridotta; l’altra contabilizzando un acquisto fittizio di un altro terreno per un imponibile di 500 mila euro più Iva. Ai due coniugi sono stati sequestrati due appartamenti e due studi a Palermo, un fabbricato a Carini, numerosi appezzamenti di terreno e porzioni di immobili, un’autovettura, disponibilità finanziarie per oltre 20 mila euro e un piccolo ‘tesoro’ in gioielli trovato in una cassetta di sicurezza. Tutti i beni sono stati messi a disposizione del custode giudiziario che provvederà ad una stima per poi eventualmente restituire agli interessati la parte eccedente le imposte evase quantificate in oltre 1 milione di euro.


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