“Cascio e Costa? Bene, siamo contenti. Almeno finalmente si sono decisi sui nomi. Cominciavamo a preoccuparci. Ci sono dei nomi, anche se prendiamo atto delle divisioni”. Lo ha detto Rita Borsellino, candidata alle primarie per il sindaco di Palermo a margine dell’incontro che si è tenuto questo pomeriggio all’Abc di Via Amari,”I beni comuni per una città dei diritti”, che ha visto la presente anche il segretario Prc, Paolo Ferrero. Divisioni che però non mancano neanche all’interno del centrosinistra come lei stessa ha sottolineato: “Queste primarie sono diventate una battaglia di resistenza- ha detto l’europarlamentare – una guerra. E a me le guerre non piacciono. Dovrebbero essere un confronto, magari acceso, anche agguerrito forse, ma non una guerra vera e propria. Questo allontana i cittadini dalla politica. E’ l’antipolitica, invece la politica è il servizio più alto che si può rendere per il bene comune”.
E ancora scuole, legalità, fondi europei, municipalizzate: la candidata a sindaco ha parlato a tutto tondo di Palermo, “città che ho nel cuore e nella testa ma soprattutto nella pancia” dal palco dell’Abc insieme agli altri ospiti presenti. Mentre sulla polemica sulle procedure per far votare gli immigrati poi ha detto: “Non si tratta affatto di schedature, ma di mettere tutti i cittadini nelle condizioni di votare”. E proprio in queste ore sulla questione si sta svolgendo un incontro tra i partiti del centrosinistra. E’ in corso infatti una riunione tra Sel, Idv, Pd, Arci e Cgil per vedere se ci sono tutti gli elementi di garanzia e trasparenza per la partecipazione degli immigrati.
Dott.ssa Borsellino come può interessarsi degli sfasci degli altri quando attorno a sè ha una maionese impazzita?
marcella, le hanno fatto una domanda e ha risposto, non te la prendere. sulla maionese impazzita concordo in pieno
purtroppo la maionese è ben amalgamata, almeno per parte bersani…..ricordatevi la regione lazio e la triste vicenda polverini………..in quota fini e per questo votata dal pd contro la candidata “ufficiale” bonino…………
signora borsellino appoggi un giovane tra faraone e ferrandelli…non vincerà contro costa o cascio
Da siciliano vi dico che dobbiamo vergognarci di essere rappresentati da questa classe politica…cronache quotidiane non ultime quelle giudiziare, dovrebbero spingere nel rispetto dei nostri valori a disertare convegni e non andare a votare!! Questi sono i segnali di insoddisfazione sociale che si devono dare!!!no bloccare porti e autostrade!! Ma siccome siamo dei pecoroni…
Nessuna guerra, si tratta delle primarie quindi ci si può scontrare anche in modo violento ma dal 5 marzo tutti compatti a sostenere il candidato che uscira’ vincitore dalle urne!
GIUSTO RAGAZZI?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!? Altrimenti di nuovo un sindaco ridicolo dell’altra “latata” ci dobbiamo accollare.
Ok gli ideali, ok le belle parole ma utilizziamo il cervello per cortesia.
La signora Borsellino cerca di distrarre gli elettori dalla realtà. Non si chiama guerra. Si chiama imbroglio. Quello che la vede coinvolta. Prima accetta irregolarmente soldi dal partito in cui non è nemmeno iscritta e di cui però si fa supportare alla grande. Poi , poichè vede la carta mala parata, accetta la limitazione, irregolarmente per delle primarie, del voto degli immigrati, con una preselezione da partito di bassa Lega. E infine, appena qualcuno glielo fa notare, urla alla guerra. Ma dico io, la memoria di suo fratello a che le serve? Regole e norme servono per regolare la vita collettiva, anche nelle primarie. Lei le sta contraddicendo una ad una e si fa scudo lamentandosi della polemica? Ma è la stessa identica cosa che facevano contro Falcone e contro suo fratello. Li delegittimavano continuamente minimizzando le loro proteste, ridicolizzando i loro problemi. Un male antico e tutto siculo. Ma noi vorremo cambiare clima. E dunque signora per favore, sia onesta intellettualmente, questa non è guerra, è legittima difesa. E dunque sia più aderente ai fatti e non faccia la madama nobile, questa parte non le si addice più. Deto ciò, se dobbiamo andare alle caratteristiche e alle competenze e alle conoscenze necessarie a guidare una metropoli difficile come Palermo lei non le ha, e nemmeno le persone che la circondano. Giambrone come vicesindaco è poi la ciliegina sulla torta. La bandierina sull’isola: torniamo indietro invece di andare avanti.
be secondo me ha ragione la borsellino queste non sono primarie, ma una vera è propria guerra, che fa allontanare la gente dalla politica.faraone attacca il pd ferrandelli idv,ma poi scusate il 5 marzo faraone si dovrà sedere con chi sta criticando oggi, ferrandelli lo stesso.a differenza di faraone però ferrandelli ha più colpa visto che aveva una tessera in mano e un incarico in consiglio comunale da parte del partito in quanto ha accettato la candidatura dei movimenti e delle associazioni senza confrontarsi con il suo partito, rimanendo ancora con la tessera e con l’incarico in consiglio comunale fino a pochissimo tempo fa. dopo non credo che dopo questa vera è propria guerra. be ne ho seguita tante primarie in tutta italia sul web ma quello che succede a palermo mai, veramente sembra una guerra. be se nel centro sinistra è cosi dopo voglio vedere che succede contro il terzo polo ed il centro destra.