Il presunto boss Lo Bocchiaro ammette:| "Ho incontrato Pasta, non lo conoscevo" - Live Sicilia

Il presunto boss Lo Bocchiaro ammette:| “Ho incontrato Pasta, non lo conoscevo”

Salvatore Lo Piccolo, Diego Di Trapani e Giuseppe Lo Bocchiaro. A testimoniare al processo che vede alla sbarra il presunto reggente della famiglia mafiosa di Resuttana, Andrea Quatrosi (nella foto), era stato chiamato un parterre di tutto rispetto. Ma sia Lo Piccolo che Di Trapani si sono avvalsi della facoltà di non rispondere mentre, invece, Giuseppe Lo Bocchiaro, indicato come capomafia del rione di Santa Maria del Gesù, decide di rispondere alle domande e conferma di aver incontrato Manuel Pasta, il pentito fra i principali accusatori degli imputati.

Verso novembre del 2009 ho incontrato Quatrosi con tale Pasta che non avevo mai visto prima, sapevo solo che aveva un’assicurazione” dice Lo Bocchiaro in videoconferenza dal carcere dove è detenuto in regime di 41 bis. Lo Bocchiaro ha raccontato come aveva conosciuto Quatrosi in un periodo di comune detenzione e che, nell’occasione di quell’incontro, si era affrancato da Pasta per chiedere al suo amico se ancora commettesse rapine o si fosse sistemato. “Mi disse che si era ormai sistemato” racconta il presunto boss. I carabinieri nell’inchiesta che portò all’arresto di Quatrosi hanno registrato incontri quasi all’ordine del giorno fra l’imputato e Manuel Pasta. Il 20 ottobre 2009, il 3, il 5, il 9, il 17, il 24 e il 30 novembre, poi l’1, il 2, il 3, il 4 e il 7 dicembre. Incontri che avvenivano nello studio di infortunistica stradale di Pasta ma anche allo stabilimento balneare “Charleston” di Mondello.

L’accusa, rappresentata dai pm Francesco Del Bene e Anna Maria Picozzi, chiedono, a quel punto, a Lo Bocchiaro se riconoscesse di far parte di Cosa nostra. Ma la risposta è stata che “io non faccio parte di nessuna associazione”. E a lui viene fatta un’ulteriore domanda: “Conosce Giuseppe Di Maio?”. Il riferimento è a quello che fu suo genero, pentito della cosca di Santa Maria del Gesù suicidatosi in carcere nel luglio scorso. “Sì, lo conoscevo” risponde Lo Bocchiaro. “Perché usa l’imperfetto?” chiede il pm e il presunto boss, senza cambiare tono e con una vena di ironia risponde: “Si è impiccato… che fa non lo sapete che si è impiccato?” .


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